Un miglior coordinamento fra i Paesi del G7 in tema di consolidamento dei bilanci e l'identificazione dei mezzi per stimolare la crescita. I ministri delle Finanze ed i governatori delle banche centrali dei sette Paesi più industrializzati del mondo si riuniscono oggi e domani a Marsiglia avendo fissato questi due obiettivi, nel tentativo di dare «una risposta chiara» alle principali sfide macroeconomiche del momento, riflesse nelle turbolenze dei mercati in queste ultime settimane, «per permettere il ritorno ad una crescita mondiale solida, duratura ed equilibrata».«L'incertezza resta forte ed esistono numerosi rischi - si legge in un documento della presidenza francese del G7 - la volatilità dei prezzi delle materie prime e dei cambi o, ancora, un deterioramentodelle condizioni finanziarie e bancarie. Inoltre, le eterogeneità tra Paesi emergenti e Paesi sviluppati sono aumentate, anche tra gli stessi Paesi sviluppati». In questo quadro, con la crescita checontinua a rallentare e con il calo di fiducia tra le famiglie e le imprese, «ll G7 - afferma la presidenza - in quanto principale forum di cooperazione internazionale tra le principali economie sviluppate, deve favorire un miglior coordinamento delle politiche di bilancio».Nel corso della riunione di Marsiglia - dove, per l'Italia, ci sono il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e il governatore di Bankitalia Mario Draghi - si parlerà anche della riforma del sistema monetario internazionale, in quanto «può contribuire a rispondere ai problemi economici mondiali, in particolare dei Paesi del G7». «Le valute dei Paesi del G7 - si legge nel testo della presidenza francese - sono tutte monete a cambio flessibile. La volatilità dei cambi tra queste divise è forte e crea incertezza per le imprese e le famiglie nelle loro decisioni economiche.Inoltre, i Paesi del G7 soffrono per la flessibilità insufficiente di alcune valute il cui tasso di cambio è sottovalutato». «Il rafforzamento del sistema monetario internazionale - sostiene il documento - che passa attraverso un miglioramento della sorveglianza ed un miglior coordinamento su questi temi dovrebbe permettere una maggiore coerenza tra i tassi di cambio ed i fondamentali economici».