mercoledì 22 febbraio 2017
Sistema inedito per la nuova Prius Plug-in ibrida: arriverà in Italia a giugno. E alla Ford Focus ora bastano 30 minuti per fare il pieno di elettricità
Il tetto a pannelli solari della Ford Focus Plug-in

Il tetto a pannelli solari della Ford Focus Plug-in

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La tecnologia ispirata alla mobilità sostenibile sta facendo grandi progressi, soprattutto nei confronti dei due ostacoli più grandi che ancora impediscono la diffusione su larga scala dei veicoli elettrici. Le auto a batteria con autonomia estesa (fino a 250 km dichiarati nel caso nell'ultima Nissan Leaf) e con tempi di ricarica ridotti stanno diventando la normalità o quasi nei progetti dei costruttori.

La nuova Ford Focus Electric dotata di batteria da 33,5 kWh (il 50% in più rispetto al modello precedente) ad esempio, primo modello della nuova strategia di elettrificazione di Ford che prevede 13 modelli da lanciare nei prossimi 5 anni, è in grado di ripristinare l'80% dell'energia in soli 30 minuti di collegamento alla rete elettrica tramite sistema rapido, con indubbi vantaggi per l'utente e una accresciuta competitività rispetto ai modelli con motore termico.

Ma anche in tema di motorizzazione ibrida i passi in avanti sono notevoli. Una scelta, quella della propulsione abbinata benzina+elettrico utile in termini di responsabilità sociale per quanto riguarda la riduzione dell'impatto ambientale, ma anche e
soprattutto di risparmio ed efficienza a fronte di prestazioni pressoché invariate. Lo scorso anno nel nostro Paese sono state
vendute complessivamente circa 40mila vetture ibride, di queste ben 35.700 prodotte da Toyota. Una sorta di monopolio per il brand giapponese che sin dai suoi esordi in Europa ha puntato sull'alimentazione alternativa proponendo vetture full hybrid e auto con ricarica plug in: le prime rappresentano circa il totale del mercato (lo scorso anno 39mila esemplari venduti nel nostro Paese); le seconde, invece, costituiscono solo una nicchia con 1.300 unità vendute nel 2016.

Ed è proprio su questo secondo filone che gli ingegneri nipponici si sono concentrati cercando di realizzare un'auto più
sostenibile ma che allo stesso tempo non rinunci alle prestazioni e alla dinamica di guida. Il punto di partenza è la quarta generazione di Prius, che si presenta oggi, a oltre dieci anni dal lancio, in una nuova veste. La nuova Prius Plug-in introduce delle novità assolute nel panorama automobilistico dell'alimentazione alternativa. Solo per fare qualche esempio: viene introdotto il primo sistema duale motore/generatore che aumenta la potenza dell'alimentazione elettrica; il primo sistema di climatizzazione al mondo con pompa di calore a gas che migliora l'autonomia elettrica e consente di rinfrescare o riscaldare l'abitacolo quando in veicolo è in modalità EV senza avviare il motore termico e, infine, il nuovo sistema di ricarica solare sul tetto per estendere ulteriormente l'autonomia. Tutti questi sistemi ristabiliscono nuovi parametri all'interno della categoria consentendo a Prius Plug in Hybrid di raggiungere un'autonomia in elettrico puro di oltre 50 km, ovvero il doppio rispetto al modello precedente, una velocità di 135 km/h e consumi addirittura pari a un litro per cento chilometri (in ambito urbano) a fronte di emissioni di CO2 che si attestano a 22 g/km. Numeri da record per quest'auto che può essere ricaricata a casa in tre ore e dieci (due ore in Mode 2 con un'uscita 230 V) e che arriverà sul mercato italiano a partire da giugno mentre a fine mese sarà introdotta in Giappone.

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