sabato 8 giugno 2019
L'ente intende promuovere la cultura filantropica in Italia e sostenere progetti a impatto sociale e occupazionale. Già raccolta l'adesione di 17 realtà profit e non profit
Una nuova sfida per far crescere il Terzo settore
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In un momento di revisione al ribasso del Pil, il Terzo settore può rappresentare un ambito di forte sviluppo. Da alcuni anni, infatti, con 76 miliardi di euro di valore ha superato il giro d’affari del settore della moda. Al suo interno ha iniziato a operare la Fondazione Italia Sociale, ente creato dal governo con la legge di riforma del Terzo settore, per essere catalizzatore dello sviluppo di questo ambito, favorendo la diffusione della cultura della filantropia e sostenendo progetti nazionali ad alto impatto sociale e occupazionale. Sono già 17 le importanti realtà profit e non profit ad aver aderito alla Fondazione Italia Sociale. Tra i partecipanti vi sono aziende multinazionali, Università, fondazioni culturali e sociali, banche, editori, studi professionali e società di consulenza internazionali, a cui si auspica che si aggiungano molti altri in futuro. Il collegio dei partecipanti ha, tra gli altri, l'incarico di nominare sei dei dieci membri del comitato di gestione della Fondazione.

La Fondazione Italia Sociale ha una doppia missione, filantropica e culturale. Intende sostenere i propri progetti attraverso un fondo alimentato da iniziative di corporate crowdfunding e una lotteria filantropica, svolgendo anche una funzione di advisoring sia per i privati che vogliono fare donazioni filantropiche sia per le istituzioni pubbliche che si impegnano in progetti sociali. Sarà inoltre impegnata a promuovere la conoscenza della filantropia e del Terzo settore e l’educazione al civismo. Nella prima riunione del collegio dei partecipanti, svoltasi nei giorni scorsi, sono state annunciate le prime iniziative della Fondazione Italia Sociale, tra le quali a settembre l'avvio di un Osservatorio sulla filantropia e lo sviluppo del Terzo settore che fornirà dati e analisi per promuovere la conoscenza di questo ambito.

«Secondo i dati più recenti - spiega il presidente della Fondazione Italia Sociale Enzo Manes - in Italia ogni anno vengono donati da individui oltre cinque miliardi di euro, prevalentemente con donazioni di piccola entità. Su questa base la Fondazione Italia Sociale vuole innescare un effetto moltiplicatore: non vogliamo porci come nuovo soggetto da sostenere, ma come promotori della consapevolezza nei cittadini dell'importanza della donazione e intendiamo fornire tutti quegli strumenti tecnici, anche innovativi, necessari ai privati per far fruttare al meglio le loro donazioni e ai soggetti pubblici per usare in maniera virtuosa le risorse a disposizione».

La Fondazione è amministrata da un comitato di gestione che è organo indipendente composto da dieci membri: tre designati rispettivamente dal presidente del Consiglio, dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, dal ministro dell’Economia e delle Finanze; uno nominato dal Consiglio nazionale del Terzo settore; sei in rappresentanza degli enti profit e non profit che costituiscono il Collegio dei partecipanti (in quanto fondazione di partecipazione, possono aderire persone giuridiche pubbliche e private, di natura profit e non profit). I membri del comitato di gestione sono scelti tra persone di notoria indipendenza e comprovata esperienza, nei campi dell’imprenditorialità sociale, delle professioni, del management, dell’alta formazione e delle attività filantropiche. I membri del comitato di gestione non percepiscono compensi.



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