venerdì 14 aprile 2023
L'iniziativa "Neetwork in rete" è rivolta ai ragazzi che non studiano e non lavorano e si propone di sostenere le realtà locali che intendo impegnarsi per contrastare l'emergenza
Fondazione Cariplo: nuovo bando da 2,3 milioni per aiutare i Neet

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Da Fondazione Cariplo arriva un nuovo aiuto concreto ai giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in alcuna attività di formazione. Con un contributo da 2,3 milioni di euro viene lanciato il nuovo bando "Neetwork in rete", rivolto appunto ai Neet. Specifica attenzione è dedicata ai più fragili, ovvero ragazzi e ragazze con età compresa tra 18 e 29 anni, in possesso al massimo della qualifica professionale e disoccupati da almeno 3 mesi. L'obiettivo è sostenere iniziative di intercettazione, aggancio e attivazione dei Neet a maggior rischio di marginalità mediante percorsi di inserimento lavorativo e, laddove possibile, di ripresa degli studi che siano efficaci nel rafforzarne l’autostima, motivarli e aumentarne l’occupabilità.

Il bando nasce dalla volontà di rispondere a un'emergenza crescente, come dimostrano i numeri. L’Italia è tra i paesi in Europa con il più alto numero di giovani che non studiano e non lavorano. Secondo i dati di Eurostat risalenti alla fine dell’anno 2022, nel 2020 i Neet hanno costituito circa il 25% dei giovani. Ciò significa che 1 giovane su 4 non è impegnato negli studi né ha un’occupazione: un aumento notevole se si pensa che nel 2008 il tasso era del 20%. Allo stato attuale, l’Italia conta oltre 2 milioni di giovani con età compresa tra 15 e 29 anni in tale condizione, di cui circa 254.000 nella sola Lombardia. Di questo insieme fanno parte ragazze e ragazzi con percorsi di vita e scolastici diversi, accomunati da un basso livello di istruzione, quasi la metà infatti non possiede il diploma di scuola secondaria superiore. La componente più vulnerabile è composta con maggior frequenza da giovani donne, da ragazze e ragazzi con background socioeconomici svantaggiati e poco supportivi e da livelli di competenze e soft skills inferiori alla media.

“Neetwork in Rete” si propone di sostenere le realtà locali che intendano impegnarsi in iniziative di intercettazione, aggancio e attivazione dei Neet fragili (18-29 anni, in possesso al massimo della qualifica professionale, disoccupati da almeno 3 mesi), tese al loro inserimento nel mercato del lavoro o alla ripresa degli studi e che siano efficaci nel rafforzarne l’autostima, motivarli e aumentarne l’occupabilità. Cruciale è ritenuta la costruzione di alleanze e reti sul territorio capaci di approcciare il fenomeno in maniera innovativa, integrata e multidisciplinare

Il bando verrà presentato il 17 aprile alle ore 15.00 (evento in diretta streaming) con Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo, e Alessandro Rosina, Professore dell’Università Cattolica e coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo.

"Come Fondazione Cariplo, che lavora su questo tema dal 2016, stiamo vedendo quanto sia complesso e allo stesso tempo
indispensabile sperimentare nuove modalità di iniziativa per intercettare e coinvolgere i ragazzi in questa situazione - afferma Fosti -. Per questo abbiamo deciso di proseguire e aumentare l’investimento attraverso il nuovo bando Neetwork in Rete, ma è una sfida che riguarda tutti e che va affrontata mettendo insieme le forze.”

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