venerdì 16 dicembre 2016
È il principale ente filantropico in Italia e uno dei maggiori in Europa. Ha lanciato un piano triennale di contrasto alla povertà minorile. L'omaggio di Mattarella e del cardinale Scola.
I 25 anni di Fondazione Cariplo
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Era il 1991 quando muoveva i primi passi la Fondazione Cariplo, il principale ente filantropico in Italia e uno dei maggiori in Europa.

È passato un quarto di secolo, speso a sostenere il non profit (30mila progetti finanziati, 2,8 miliardi di euro erogati) in iniziative legate ai servizi alla persona, all’arte e alla cultura, alla ricerca scientifica e all’ambiente. Aree «che spesso vedono investimenti inadeguati da parte degli attori di mercato e soffrono di interventi pubblici insufficienti», come ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio augurale inviato per i 25 anni di Fondazione Cariplo celebrati presso Cariplo Factory, il grande polo per l’innovazione e la cultura realizzato negli ex-stabilimenti Ansaldo, in zona Tortona a Milano.

A ripercorrere la vita dell’ente filantropico è stato il presidente di Fondazione Cariplo, l’avvocato Giuseppe Guzzetti: «Il primo problema che abbiamo affrontato è stato quello di diventare un ente con una sua strategia», ha ricordato Guzzetti riferendosi al suo arrivo in Fondazione Cariplo, nel 1997, e sottolineando l’importanza fondamentale che nello sviluppo della fondazione hanno avuto sia i metodi e le regole fissati per valutare i progetti da finanziare («a garanzia che i migliori arrivino primi», ha detto), sia l’elevata qualità e le competenze delle persone, oggi una settantina, che lavorano in fondazione.


Ieri è stata anche l’occasione per lanciare un nuovo grande progetto, che contribuirà a disegnare il futuro di Fondazione Cariplo nella lotta contro una delle più gravi emergenze nel nostro Paese: la povertà minorile, legata anche all'arrivo di minori migranti non accompagnati. Come ha ricordato Stephane Jaquemet, delegato Acnur per il Sud Europa (Alto commissariato Onu per i rifugiati), ne sono arrivati 25mila quest’anno, due volte quelli del 2015. E se ne stimano 35mila per il 2017.

Per questo Fondazione Cariplo ha lanciato un piano triennale di contrasto alla povertà minorile, già finanziato per oltre 12 milioni di euro, a partire dall’area metropolitana di Milano, dove si contano 13mila bambini che soffrono di povertà alimentare: «È un progetto – ha affermato Guzzetti – con cui ci proponiamo ancora una volta nel ruolo di innovatori e attivatori sociale: l’obiettivo è estirpare la povertà infantile».

Il progetto coinvolgerà Terzo settore, enti territoriali, imprese e cittadini, con interventi per l’accesso dignitoso al cibo e la diffusione di un’adeguata educazione alimentare, ad esempio riguardo alla lotta allo spreco.


«Vivo apprezzamento per la meritevole iniziativa» è stato espresso anche da papa Francesco, che ha affidato il suo messaggio benaugurante all'arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola. Il quale ha aggiunto un personale ringraziamento per l’attività di Fondazione Cariplo, perché «aiuta a non mancare la realtà, a saperla cogliere – ha detto Scola –, che è un punto critico del travaglio della società contemporanea».

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