venerdì 21 aprile 2023
I dirigenti delle filiali italiane della Case costruttrici d'accordo nel ritenere irreversibile la scelta della mobilità elettrica
 Il futuro dell'auto secondo chi la fa è senza ritorno
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Il futuro e i progetti dei grandi costruttori sono stati al centro del dibattito tra gli amministratori delegati intervenuti alla tavola rotonda della 9ª edizione di Fleet Motor Day, la manifestazione organizzata a Roma da Fleet Magazine in collaborazione con l’Osservatorio Top Thousand e con il patrocinio e delle Associazioni ANIASA e UNRAE. Alle tavole rotonde di approfondimento istituzionale e tecnico si è aggiunta, per la prima volta nella storia dell'evento, una prestigiosa sessione nella quale sono stati coinvolti i numeri uno delle Case che hanno raccontato come i costruttori si stanno preparando al cambiamento.

Secondo Marco Santucci (Ceo di Jaguar Land Rover Italia) “il destino della mobilità sarà senz'altro elettrico e per il bene di tutti è auspicabile che venga presa collegialmente questa direzione perché ognuno di noi deve fare il proprio meglio per arrivare a essere incisivi, in positivo, nella lotta al cambiamento climatico. Detto questo credo che non sia facile capire che siamo davanti a una rivoluzione, bisogna crederci e bisogna cavalcare il cambiamento per non rischiare di rimanerne schiacciati. La sostenibilità non è più un’idea, ma una necessità, anche alla luce del fatto che il motore elettrico è efficiente al 90% mentre quello termico al 30%, ovvero l’energia necessaria per avviarlo viene dispersa per il 70%. Bisogna crederci perché è ovvio che, dal momento in cui si deciderà di puntare a una gamma elettrica, sarà necessario interrompere la produzione delle altre motorizzazioni e credere nel business della conversione, anche se ai giorni nostri non tutti possono scegliere di adottare un’auto elettrica”.

Giusepe Bitti (Managing Director & Ceo di Kia Italia) ha sostenuto che "da 20 anni si investe con elettrificazione e motorizzazioni alternative, tutti i grandi gruppi si sono mossi da tempo. Chiaro che l’accelerazione tecnologica, di pensiero e di interconnessione ci porterà a un cambiamento che nei prossimi 5 anni sarà molto più rapido di quello avvenuto negli ultimi 50 anni. KIA è sempre più azienda di mobilità che va incontro alle esigenze degli utilizzatori. Gli scenari di quello che succederà nel 2035 non sono ancora chiari. Io ritengo che, per esempio, gli e-fuel, siano una soluzione di nicchia per suoi costi altissimi. Potrebbe diventare una soluzione per il mercato premium. KIA crede nel principio di neutralità energetica e non negli indirizzi dati dalle ideologie, e crede soprattutto che il vero cambiamento sarà nei modi di utilizzo dell’auto e nel modo di acquisizione, soprattutto alla luce di come le quattro ruote sono viste dalle nuove generazioni”.

Per Alain Visser (Ceo Lynk & Co International), “Lynk & Co crede nell’elettrico, il brand fa parte di un grande gruppo che sposa l’idea di un futuro full electric come filosofia di crescita. Credo che la vera rivoluzione non sia il concetto di elettrico di per sé, ma riguarderà soprattutto le modalità di distribuzione e di utilizzo delle auto da parte di aziende e cittadini. Io personalmente immagino una città nuova e diversa, vista e vissuta pensando al benessere delle persone e alla loro crescita personale, come racconta la nostra ricerca Cities Reimagined. Serve un cambiamento per arrivare a città aperte alla condivisione, anche dell’auto, e a sistemi flessibili di condivisione e non più luoghi in cui il mezzo è soltanto un numero”.

Andrea Bartolomeo (Country manager MG Italy - Saic Motor Group): “Qualcuno diceva che il sistema automotive non sarebbe più esistito e i presenti oggi sanno che anche tra un po’ di anni ci si chiuderà in una stanza, a fine mese, a contare le targhe. In MG crediamo che il comparto flotte sia strategico, per la diffusione e la conoscenza della mobilità elettrificata. Siamo convinti che sia fondamentale un approccio di massima flessibilità, dunque elettrico ma non solo. Noi abbiamo una gamma in cui il cliente può trovare la soluzione che sente più adeguata: benzina, ibrido plug-in e elettrico".

Per Roberto Pierantonio (Managing Director Mazda Motor Italia), “i costruttori hanno fatto ampiamente la propria parte investendo in ricerca e sviluppo e adottando diversi livelli di elettrificazione, ma non possono essere i soli a risolvere la questione del cambiamento climatico; ci sono fattori esogeni che vanno presi in considerazione come produzione, energia, costi e infrastrutture che possono determinare l'accelerazione o la decelerazione dell’elettrificazione. Ritengo sia stata giusta la decisione di un’apertura dell’Europa verso i combustibili sintetici, noi percorriamo la strada della neutralità e gli e-fuel e i biofuel possono essere un’ottima soluzione nella transizione e rappresentare un’alternativa per il trasporto pesante nel futuro. Noi proponiamo la multi-solution perché i consumatori sono differenti e hanno altrettante esigenze diverse. Infatti, in tutto questo abbiamo trascurato il consumatore e lo abbiamo confuso ponendolo in mezzo a una discussione tra elettrificazione e motori termici. Bisogna essere razionali e non emozionali. Oggi chi sta facendo della contrapposizione la propria narrativa, fa del male all’ambiente e al mercato. E il fatto che nessuno si decida a comprare le auto è anche perché abbiamo messo il cliente nella condizione di non poter scegliere”.

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