Via libera dunque all'accordo collettivo di primo livello negli stabilimenti italiani del gruppo Fiat. L'intesa è stata siglata al termine di una lunga trattativa cominciata lo scorso 29 novembre. Il nuovo contratto, che avrà validità di un anno, entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio e riguarderà 86mila dipendenti di una sessantina di stabilimenti del Gruppo, tra Fiat e Fiat Industrial.La nuova intesa, che sostituisce il contratto nazionale dei metalmeccanici, ricalca l'accordo siglato il 29 dicembre 2010 che aveva fissato nuove regole in tema di straordinario senza trattativa (le ore diventano 120, i dipendenti riceveranno un premio di 600 euro), norme per contenere l'assenteismo, organizzazione del lavoro (a regime sono previsti 18 turni con tre turni al giorno per sei giorni a settimana), riduzione delle pause (da 40 a 30 minuti e monetizzazione dei dieci minuti eliminati in busta paga), clausola di responsabilità per chi non rispetta gli accordi che potrà subire sanzioni in termini di contributi e permessi sindacali.Infine le rsu verranno sostituite dalla rsa che verranno nominate dalle organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto l'intesa. La Fiom, pertanto, che non è firmataria dal prossimo primo gennaio non potrà più avere rappresentanza nei singoli stabilimenti. Le novità contenute nell'intesa siglata oggi prevedono, tra l'altro, una maggiorazione dal 50 al 60% dello straordinario al sabato, l'aggiunta di un sesto scatto di anzianità quadriennale ai cinque biennali già previsti. E ancora per il 2012 l'elargizione di un riconoscimento economico a titolo di premio di competitività che sarà erogato anche ai lavoratori in cassa integrazione.
L'intesa è stata raggiunta dall'azienda con Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Capi e Quadri Fiat. Marchionne: «Disponiamo di uno strumento moderno che rispecchia la realtà dell'industria a livello internazionale».
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