martedì 4 ottobre 2011
Pesano ancora i timori sulla Grecia sui listini europei, dopo il rinvio della decisione sull'erogazione della nuova tranche del prestito di salvataggio. Piazza Affari con il calo del 2,72% da sola ha "perso" 8,1 miliardi di capitalizzazione. I conti pubblici italiani sotto pressione, con lo spread tra Btp decennali e Bund che ha aleggiato al di sopra dei 380 punti base.Il Lingotto scivola oltre il 6%.
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Giornata molto pesante per le Borse europee: l'indice Stoxx 600, che riunisce i principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha ceduto il 2,75% che equivale a 161 miliardi di euro bruciati in una seduta. Piazza Affari con il calo del 2,46% dell'indice Ftse All-Share da sola ha 'perso' 8,1 miliardi di capitalizzazione.A Milano le banche tornano nella bufera. Il comparto è appesantito anche dal caso del gruppo bancario franco-belga Daxia, che rischia lo smantellamento a causa della grande esposizione con titoli di debito a rischio. Per Dexia si parla della creazione di una bad bank che convogli i titoli tossici nel portafoglio di Dexia Credit Local francese, dell'italiana Crediop e della spagnola Sabadelln. Nel Ftse Mib, cadono Banca Montepaschi (-5,22% a 0,39 euro), Intesa Sanpaolo (-6,19% a 1,107 euro) e Unicredit (-4,5% a 0,7425 euro). Male anche la Popolare di Milano, che cede il 5,57% a 1,66 euro). Nella partita sull'aumento di capitale subentra da protagonista la holding di Andrea Bonomi, InvestIndustrial, salita al 2,6% e pronta, parebbe, a puntare al 9,9% di Piazza Meda. Chiudono male anche i titoli finaziari, con Azimut (-6,04% a 5,055 euro) e Madiolanum (-4,45% a 2,662 euro).Pesano ancora i timori sulla Grecia sui listini europei, dopo il rinvio della decisione sull'erogazione della nuova tranche del prestito di salvataggio «nel corso del mese di ottobre». Piazza Affari chiude in profondo rosso, con l'indice Ftse Mib che cala del 2,72% a 14.243,97 punti e il Ftse All-Share che lascia il 2,46% a 14.982,96 punti. E non va meglio sulle altre piazze del Vecchio continente. L'indice Ftse 100 di Londra cede il 2,58% a 4.944,44 punti, il Dax di Francoforte cala del 2,98% a 5.216,71 punti e il Cac 40 di Parigi lascia il 2,61% a 2.850,55 punti. A Madrid, l'Ibex mostra un ribasso dell'1,54% a 8.225,4 punti. Non sono servite la rassicurazioni del ministro delle Finanze di Atene, Evangelos Venizelos, che ha affermato che la Grecia può comunque aspettare fino a metà novembre per ricevere la prossima tranche del prestito di salvataggio internazionale. I conti pubblici italiani sono tornati oggi sotto pressione, con lo spread tra Btp decennali e Bund che ha aleggiato al di sopra dei 380 punti base.FIAT: SCIVOLA  IN BORSA, MALE TITOLI AUTO IN EUROPA  Seduta di forti vendite in Piazza Affari per il gruppo Fiat, in una giornata assai debole (l'indice Dj stoxx del settore ha ceduto oltre il 6%) per tutti i titoli dell'auto in Europa: Fiat industrial ha chiuso in calo dell'8,46% a 4,88 euro, la società dell'auto ha perso il 7,47% finale a quota 3,66. Male anche la controllante Exor, in ribasso del 7,05% a un prezzo di 13,44 euro.

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