lunedì 29 gennaio 2018
Nove partecipanti sono stati assunti nelle aziende del distretto di Arezzo subito dopo la conclusione dei corsi e due nel comparto dell'industrial design
Ecco come formare nuove figure nel settore orafo
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Innovative tecnologie per la stampa 3D e la modellazione Cad sono state oggetto dell’iniziativa del Centro ricerche Enea di Bologna per formare nuove figure professionali da inserire nelle aziende orafe del distretto di Arezzo. Le attività rientrano nel progetto Jewel & Design, finanziato dalla Regione Toscana, di cui Enea è coordinatore e consulente nel campo delle tecnologie Cad/Cam e svolge attività di trasferimento tecnologico di modellazione 3D avanzata, elemento ormai indispensabile per la progettazione di collezioni competitive sia a livello di design che per il contenimento dei costi di produzione.

«In questo percorso formativo - spiega Sergio Petronilli, responsabile del Laboratorio Proto-Lab - abbiamo impiegato le attrezzature in dotazione di Enea Proto–Lab: in particolare gli scanner 3D ad alta risoluzione per la realizzazione di file 3D partendo da modelli reali e le macchine per la stampa rapida di prototipi in resina che servono per l’avvio della fase di produzione delle collezioni. Le nostre tecniche di modellazione generativa e di ingegneria inversa consentono di progettare in maniera flessibile modelli con un contenuto di design e di personalizzazione estremamente elevati, non realizzabili con le normali tecniche di modellazione Cad. L'ingegneria inversa ci permette poi di ricostruire la geometria virtuale di un modello su computer evitando contatti fisici che potrebbero comprometterne l'integrità. Questo avviene attraverso il sistema di scansione 3D che rileva le coordinate dei punti sulla superficie del modello arrivando a una riproduzione estremamente fedele dello stesso».

Queste tecniche permettono alle aziende che operano sui mercati internazionali di essere molto più competitive, favorendo il loro posizionamento su una fascia più alta di mercato. «Per il distretto orafo di Arezzo - prosegue Petronilli – la possibilità di dotarsi di strumenti evoluti di progettazione 3D è il reale valore aggiunto delle collezioni del made in Italy perchè consente la valorizzazione della creatività dei nostri designer».

Come primo concreto risultato del percorso formativo, nove partecipanti sono stati assunti nelle aziende del distretto orafo di Arezzo subito dopo la conclusione dei corsi e due nel settore dell'industrial design, a dimostrazione della trasversalità delle tecnologie utilizzate.

«Con la sua attività il laboratorio Enea fornisce alle pmi, in funzione del diverso settore di interesse, le metodologie da adottare per inserire le nuove tecnologie Cad/Cam nella fase di sviluppo del prodotto e per ottimizzarne la produzione, oltre che per la loro integrazione con i metodi tradizionali», conclude Petronilli.

Il distretto orafo di Arezzo è il più grande d’Italia con circa 9mila addetti e 1.200 aziende. Proto-Lab è un'unità operativa del Laboratorio di Ricerca Industriale Cross-Tec del Tecnopolo Enea di Bologna, creato con un Accordo di Programma siglato con la Regione Emilia Romagna nel 2010 e che contribuisce allo sviluppo della Rete Regionale dell’Alta Tecnologia. Realizzato con le risorse del Fondo Sociale Europeo, il corso di formazione gratuito è stato gestito da Assoservizi, agenzia formativa di Confindustria Toscana Sud, con la collaborazione di Università degli Studi di Siena, Istituto Margaritone, Confartigianato, Confapi e aziende private.

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