Sul futuro dell'Eurozona restano "rischi" ma ci sono anche motivi di "fiducia": lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi nel suo intervento all'Europarlamento sottolineando anche che "la rivitalizzazione del credito è cruciale per la ripresa". L'economia europea e il suo sistema finanziario "continuano a trovarsi di fronte a tempi impegnativi" ma, ha sottolineato Draghi, i motivi di ottimismo non mancano, purchè i decisori politici "continuino ad attuare le misure concordate" su risanamento fiscale, riforme strutturali e del sistema finanziario e lo sviluppo del quadro istituzionale Ue "con determinazione", in modo da evitare il rischio di "battute d'arresto". Il numero uno della Bce ritiene che i leader Ue, nei prossimi vertici di ottobre e dicembre, "riaffermeranno il loro impegno per la irreversibilità dell'euro", trovando un'intesa sul futuro dell'Unione economica e monetaria.In generale, la Bce si aspetta un'attività economica "debole" nel breve termine e "solo una ripresa molto graduale" a seguire, con una prospettiva di "rischi negativi", principalmente legati alle "tensioni" sui mercati finanziari di alcuni paesi dell'eurozona. Quanto alla Grecia, ha fatto "progressi visibili e significativi" nel processo di riforme ma deve "fare di più", ha puntualizzato Draghi. Il presidente della Bce considera inoltre molto "importante" che il meccanismo unico di supervisione bancaria Ue entri in vigore come previsto il primo gennaio 2013.