venerdì 1 aprile 2011
Lo comunica l'Istituto centrale di statistica, aggiungendo che si tratta di un dato comunque «estremamente alto» e se confrontato con i grandi Paesi europei solo la Spagna fa peggio. Mentre il tasso di disoccupazione generale a febbraio scende all'8,4%, con una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto a gennaio e di 0,1 punti su base annua.
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Il tasso di disoccupazione a febbraio scende all'8,4%, con una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto a gennaio e di 0,1 punti su base annua. Lo comunica l'Istat in base a dati destagionalizzati e a stime provvisorie. L'Istituto spiega che il calo avviene in un contesto di ripresa dell'inattività. Il tasso di disoccupazione giovanile a febbraio 2011 scende al 28,1%, con una diminuzione congiunturale di 1,3 punti percentuali. Lo comunica l'Istat in base a dati destagionalizzati, aggiungendo che si tratta di un dato comunque «estremamente alto» e se confrontato con i grandi Paesi europei solo la Spagna, sottolinea, fa peggio.Nella media del 2010 il tasso di disoccupazione è balzato all'8,4% dal 7,8% del 2009. Lo rileva l'Istat, sottolineando che è il dato medio annuo più alto dall'inizio delle serie storiche omogenee, ovvero dal 2004.  Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel IV trimestre del 2010 è pari al 29,8% (era al 27,9% nello stesso periodo del 2009). Lo comunica l'Istat, in base a dati non destagionalizzati, aggiungendo che si tratta del tasso più alto dall'inizio delle serie storiche omogenee, ovvero dal 2004. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumentano dello 0,1% (21 mila unità) rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività, dopo la crescita dei tre mesi precedenti, resta stabile al 38%. Scende, sempre a febbraio, dal 10% al 9,9% il tasso di disoccupazione anche nell'Eurozona: il dato, che conferma la stima «flash» già diffusa, è in lieve calo anche per quanto riguarda l'Ue a 27 Paesi (9,5% contro 9,6% in gennaio).Al Sud quasi una donna su due, ossia il 42,4% della popolazione femminile, è disoccupata. Ancora più rilevante il divario tra maschi e femmine per quanto riguarda il tasso di inattività: sempre nel Mezzogiorno è pari al 48,8% ma da parte delle donne il livello di mancata partecipazione al mercato del lavoro raggiunge il livello del 62,8%. Anche al Nord e al Centro la percentuale di donne senza lavoro è molto più alta rispetto a quella degli uomini: al Nord è del 27,3% e al Centro del 31,3%. Complessivamente, il tasso di disoccupazione femminile è del 32,9%, contro il 27,7% di quella maschile.
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