Buone notizie per il mondo del lavoro. Il tasso di disoccupazione ad agosto è sceso sotto il 10% al 9,7% ai minimi da gennaio 2012 con un calo di 0,4 punti percentuali su luglio e 1,6 punti su agosto 2017. L'Istat spiega che i disoccupati sono diminuiti rispetto al mese precedente di 119.000 unità a 2.522.000 mentre sono calati di 438.000 unità su agosto 2017. Il dato è legato alla crescita congiunturale degli occupati (+69.000 su luglio) ma anche all'aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+46.000). ll tasso di disoccupazione dei giovanitra i 15 e i 24 anni ad agosto sale di 0,2 punti al 31% rispetto a luglio mentre cala di 3,5 punti rispetto ad agosto 2017. Il tasso di occupazione dei giovani diminuisce al 17,4%. Tra gli anziani (50-64 anni) il tasso di occupazione sale ancora, al 60,8% mentre il tasso di disoccupazione si riduce di 0,6 punti sul mese e di 1,3 punti su agosto 2017 al 5,5%.
Stesso trend anche a livello europeo. La disoccupazione dell'eurozona ad agosto è stata dell'8,1%, al minimo da novembre 2008 in base ai dati Eurostat. Il tasso è sceso dall'8,2% di luglio e dal 9% di un anno fa. Nei 28 Paesi i disoccupati sono al 6,8%, record da aprile 2008, invariati rispetto a luglio e in calo dal 7,5% di agosto 2017. L'Italia, con il 9,7%, ha il terzo tasso di disoccupazione più alto, preceduta da Grecia (19,1% a giugno) e Spagna (15,2%)e seguita dalla Francia (9,3%). I Paesi con meno disoccupati sono Repubblica ceca (2,5%), Germania e Polonia (3,4%). Anche la disoccupazione giovanile ha registrato un calo ad agosto, scendendo al 16,6% dal 16,7% di luglio e dal 18,5% di un anno fa. Stesso trend nei 28 Paesi, dove è diminuita al 14,8% dal 14,9% di luglio e dal 16,6% di agosto 2017. Sono i dati Eurostat. L'Italia si conferma sempre al terzo posto per il tasso più alto, in crescita al 31% ad agosto dal 30,8% del mese precedente ma in calo dal 34,5% di agosto 2017, dietro Grecia (39,1% di giugno) e Spagna (33,6%). La Francia è quarta con il 20,2%. I Paesi con il minor numero di giovani disoccupati sono Germania (6,3%), Repubblica ceca (6,3%) e Olanda (7,7%).