Disco Soupe Firenze, esperienza nata nel 2017 a Firenze, ispirata al movimento internazionale delle Disco Soupe. Promossa da Senzaspreco, progetto della cooperativa Le Mele di Newton e dall’associazione culturale Dis.forme, Disco Soupe si occupa di combattere lo spreco alimentare con eventi pubblici in cui, in una determinata area, si recuperano alimenti perfettamente commestibili ma altrimenti destinati a essere sprecati e, insieme a un gruppo ampio di partecipanti da tutte le estrazioni sociali, si cucina a ritmo di musica arrivando infine a offrire un pranzo gratuito a tutta la comunità locale presente all’evento. L’obiettivo principale è dunque sensibilizzare il pubblico sullo spreco alimentare e sulla necessità di cambiare il modo di affrontare le problematiche legate ai i rifiuti e al cambiamento climatico, proponendo soluzioni collettive. Sensibilizzare senza però dimenticare il concreto contrasto al fenomeno: durante il 2017 Disco Soupe Firenze ha intercettato e salvato più di 1.000 chilogrammi di cibo che sarebbe altrimenti andato sprecato.
Lʼidea della Disco Soupe nasce nel 2012 a Berlino come Schnippel Disko in occasione della grande manifestazione We are fed up!. Pochi mesi dopo approda in Francia, a Parigi, nazione in cui ha avuto finora più successo, con oltre 50 città attive. Grazie anche allʼimpatto degli enormi banchetti organizzati da Tristam Stuart, fondatore di Feeding the 5000, dal 2014 il movimento si espande in molti altri Paesi, tra cui Grecia, Regno Unito, Spagna, Corea del Sud, Paesi Bassi, Kazakhstan, Brasile, Stati Uniti, Canada, Italia e molti altri. A oggi, le Disco Soupe sono state organizzate in 25 nazioni in quattro Continenti, grazie alla rete Slow Food Youth Network e allʼorganizzazione Feedback. Sono ormai un evento globale, tanto da istituire un World Disco Soupe Day (quest'anno è il 27 aprile). Ma cos’è in pratica una Disco Soupe? È un movimento che sensibilizza contro lo spreco alimentare, attraverso la raccolta e il riutilizzo del cibo che altrimenti andrebbe sprecato. Disco perché si cucina insieme a ritmo di musica. Soupe secondo la ricetta originaria del nord europa, anche se non si cucinano solo zuppe: insalate, bruschette, frullati, qualsiasi piatto può uscirne, a condizione che sia fatto con alimenti in eccedenza.
Il movimento ha lo scopo di educare sulle questioni alimentari e ambientali, fornendo una possibile alternativa di produzione, distribuzione e modalità di consumo. Possibile innanzitutto perché reale e toccabile con mano: durante gli eventi i volontari si trovano faccia a faccia con una varietà enorme di alimenti (per lo più frutta, verdura e prodotti da forno) che vengono scartati dagli esercenti di una determinata area perché ammaccati, brutti da vedere o semplicemente invenduti. «Verdure scartate perché ammaccate ma molto gustose tu salverai»: così recita il primo dei disco-mmandements (disco-mandamenti). Secondo la formula originaria, i partecipanti tagliano e cucinano gli scarti, preparando così un pasto da offrire ai passanti in piazza.
In Italia la prima Disco Soupe arriva a Milano, ma lʼunica realtà nazionale a portarla avanti con continuità è proprio Firenze. Qui se ne occupano due associazioni attive in modi diversi sul territorio fiorentino: SenzaSpreco – con Giulia Lombardo e Jacopo Visani – e dis.forme – con Lorenzo Ci. Senza Spreco è il progetto contro lo spreco alimentare della cooperativa Le Mele di Newton, fa opera di divulgazione sul tema e si occupa di creare reti di domanda e offerta per quei prodotti a rischio di spreco. Dis.forme è unʼassociazione che promuove eventi sociali, artistici e formativi.
Nel 2018 furono più di 100 i gruppi in 50 nazioni a partecipare all'evento mondiale. Quest'anno si sono già registrate 50 Disco Soupe. Oltre a Firenze anche Roma (che ha sempre partecipato), Milano e Rovigo.