venerdì 19 aprile 2024
Può essere libero o vincolato, garantisce rendimenti legati alla cifra e alla durata. Basso il rischio con garanzia di rimborso sino a 100mila euro in caso di fallimento della banca
Deposito a risparmio, investimento a misura di famiglia
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Tra i prodotti a basso rischio che hanno a disposizione le famiglie che vogliono investire i propri risparmi, anche per proteggerli dall’inflazione, uno dei più semplici è il deposito a risparmio: è un conto che consente solo di versare e prelevare denaro e frutta un interesse sulla somma depositata. Può essere libero o vincolato: nel primo caso si può prelevare il denaro in qualsiasi momento, nel secondo invece bisogna aspettare la scadenza prevista ma in cambio si ricevono interessi più alti.

In pratica la banca paga gli interessi ai risparmiatori per ricompensarli del fatto che grazie al loro denaro riesce a fare il suo lavoro, cioè concedere prestiti a famiglie e imprese. In questo modo trasferisce il denaro da chi ne ha in più a chi ne ha bisogno. Rispetto al conto corrente il deposito al risparmio ha funzioni (il deposito serve per investire), rendimenti (quelli del conto corrente sono minimi) e servizi differenti. Ma lo stesso livello di sicurezza: se la banca fallisce il cliente recupera la somma depositata, compresi gli interessi, sino a 100mila euro grazie a due consorzi tra banche.

Cos’è il deposito a risparmio e che differenza c’è fra libero e vincolato?

Il deposito a risparmio è un conto che permette solo di versare e prelevare denaro e frutta un interesse sulla somma depositata. Quello libero permette di prelevare il denaro quando si vuole; quello vincolato alla scadenza prevista (da un mese a tre anni) in cambio di interessi più alti. Le operazioni sono registrate in un documento chiamato libretto di risparmio, intestato al depositante.

Che differenza c’è fra deposito a risparmio e conto corrente?

Il deposito a risparmio si distingue dal conto corrente per tre aspetti. Il primo è la funzione. Il conto corrente consente la gestione quotidiana (corrente, appunto) del denaro, con prelievi e versamenti eseguibili in qualsiasi momento. Il deposito serve a custodire il denaro, ma in più è utile per investirlo, perché ha un rendimento superiore. La seconda differenza è proprio il rendimento: di solito il conto corrente offre un tasso d’interesse molto basso o nullo; il deposito a risparmio o fruttifero, invece, offre un tasso più alto, variabile in base al vincolo temporale e all’ammontare della somma depositata. L’ultima differenza è nei servizi. Il deposito permette solo di versare e prelevare denaro, perché lo scopo principale è l’investimento. Il conto corrente permette di usare carte di pagamento, chiedere un fido e anche “sconfinare”, cioè, usare in via temporanea più denaro rispetto a quello disponibile.

Quanto è rischioso il deposito a risparmio?

I depositi a risparmio sono investimenti a basso rischio.

Quanto è alto il rendimento del deposito a risparmio?

Il tasso d’interesse del deposito a risparmio libero è commisurato al rischio, che è basso. Il deposito vincolato offre un rendimento un po’ più alto del deposito a risparmio libero, perché il cliente accetta di vincolare nel tempo il denaro investito.

Quali sono i costi del deposito a risparmio?

Il deposito a risparmio può avere costi che variano da banca a banca.

Posso prelevare il denaro da un deposito a risparmio vincolato prima della scadenza?

Sì, con una penale però. Di solito la penale è che la banca non ti versa gli interessi sulla somma depositata; in altre parole, non avrai guadagnato nulla dall’investimento.

Posso aprire depositi a risparmio per i miei figli minorenni?

Sì. Il deposito per un minore può essere aperto da uno o entrambi i genitori. Il libretto sarà intestato al minore.

Cosa succede se la banca fallisce?

I depositi a risparmio sono protetti, così come i conti correnti: se la banca fallisce (tecnicamente, viene sottoposta alla liquidazione coatta amministrativa), il cliente recupera la somma depositata, fino a 100mila euro per ciascuna banca in cui ha un deposito. Il sistema si basa su due consorzi fra le banche italiane: il Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD, www.fitd.it) e il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGDCC, www.fgd.bcc.it). Non sono invece garantite le azioni, le obbligazioni e i pronti contro termine emessi dalla banca in liquidazione.

Come avviene il rimborso da parte del FITD?

Il rimborso è automatico – il depositante non deve richiederlo – è gratuito e avviene entro sette giorni lavorativi dalla data del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della banca. Vengono rimborsati anche gli interessi.

Come funziona il rimborso del FITD se il deposito è cointestato?

La somma depositata viene divisa in parti uguali fra i cointestatari; a ciascuna parte si applica il limite di 100mila euro. Ad esempio, nel caso di un conto intestato a due persone: se la somma depositata è 100mila euro, ciascuno riceverà 50mila euro; se la somma depositata è 300mila euro, ciascuno riceverà 100mila euro.

Avvenire collabora con la Banca d'Italia su “Tu e l'economia”, un progetto gratuito per l’educazione finanziaria degli adulti vulnerabili. Risponde a domande e bisogni quotidiani spiegando, in modo semplice e concreto, quali sono le caratteristiche delle varie fonti di reddito, come usare in modo corretto gli strumenti di pagamento, come pianificare le proprie finanze per raggiungere obiettivi di risparmio, come ricorrere al credito in modo giudizioso e quali strumenti di tutela i clienti hanno a disposizione nel rapporto con le banche e gli altri intermediari finanziari. Le risorse didattiche sono disponibili e scaricabili liberamente qui.

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