Il mutuo per la casa, il prestito per la macchina, fino al finanziamento per l'acquisto della televisione o per pagarsi la vacanza all'estero. Ecco le voci, spesso rese necessarie dall'aggravarsi della crisi economica, che hanno fatto lievitare l'indebitamento medio delle famiglie italiane, salito addirittura dell'81% dall'introduzione dell'euro.Alla fine del 2008, come mostra un'analisi della Cgia di Mestre, il debito medio delle famiglie italiane viaggiava leggermente sopra i 15.000 euro (15.067,6 euro), con punte sopra i 20.000 euro per Lodi (20.960), Roma (20.954) e Milano (20.857). La presenza di Roma nel podio delle città più indebitate rappresenta una vera e propria eccezione, visto che tutti gli altri 10 capoluoghi di provincia più gravati dai debiti appartengono a Regioni del Nord. Dall'altro lato della classifica, invece, le 10 province più 'virtuosè, sono tutte del Sud ed in particolare della Sardegna. Olbia, Medio Campidano, Ogliastra e Carbonia-Iglesias sono infatti i quattro capoluoghi meno indebitati, con il minimo di Carbonia dove le famiglie hanno un debito medio di circa 2.868 euro."Questi dati vanno interpretati, perchè le province più indebitate sono quelle che presentano anche i livelli di reddito più elevati", sottolinea Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre, secondo il quale è comunque "chiaro che tra queste famiglie in difficoltà vi sono molti nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, appare evidente che la forte esposizione di queste realtà, soprattutto a fronte di significativi investimenti avvenuti negli anni scorsi nel settore immobiliare, ci deve preoccupare relativamente".Un discorso diverso va invece fatto se si analizza un arco temporale più lungo. "Altra cosa - prosegue infatti Bortolussi - è quando analizziamo la variazione di crescita dell'indebitamento medio registrato tra il 2002 e il 2008. Al di sopra del dato medio nazionale troviamo molte realtà provinciali della Puglia, della Campania e dell'Abruzzo. Ciò sta a significare che questo aumento è probabilmente legato all'aggravarsi della crisi economica che ha indotto molte famiglie a ricorrere a prestiti bancari per affrontare questa difficile situazione".Il record della crescita del debito delle famiglie avvenuta tra il 1 gennaio 2002 (data dell'introduzione dell'euro) e il 31 dicembre 2008, appartiene alla provincia di Chieti (+117,85%). Segue Piacenza con un aumento del 117,01%, Reggio Emilia con +115,76 %, Caserta con +115,53% e Napoli con +110,78%. Chiudono la classifica Bolzano con il +42,76% e Potenza con +39,37%.