giovedì 8 dicembre 2016
Dai buoni pasto a un portale dove poter scegliere i servizi e alla consulenza per un centinaio di aziende-clienti (nella foto Maria Cristina Bertolini, dg di Day Gruppo Up)
Un welfare a misura di persona
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Il welfare sta cambiando. E non solo per una questione di sgravi fiscali. Se ne rende conto Maria Cristina Bertolini, direttore generale di Day Gruppo Up. «Abbiamo sempre creduto nel welfare - spiega la manager -. Soprattutto perché la nostra è una multinazionale francese che già decenni prima della normativa introdotta da poco in Italia era impegnata su questo fronte. Negli ultimi sei mesi è cresciuto l'interesse da parte delle imprese: non tanto per seguire una moda. Siamo partiti dai buoni pasto per poi offrire servizi ai nostri dipendenti e a un centinaio di aziende-clienti. Basta usare il portale e scegliere progetti standardizzati e personalizzati allo stesso tempo. Dai buoni spesi con negozi convenzionati e anche in rete ai pacchetti per l'acquisto di libri, abbonamenti a palestre, servizi di cura alla persona e polizze assicurative o previdenziali».

L’esempio arriva dall'accordo per il nuovo contratto dei metalmeccanici, raggiunto da Federmeccanica e dai sindacati. Riguarderà un milione e 600mila lavoratori del settore. Oltre a un aumento medio mensile e alcuni altri benefit c'è una innovazione che riguarda il welfare aziendale. Dal prossimo giugno, infatti, sono previsti 100 euro in buoni spesa o altri servizi che diventeranno 150 nel 2018 e 200 nel 2019. Si tratta di una novità importante per un contratto nazionale che rileva le esigenze dei lavoratori e le concretizza attraverso misure tangibili.


Le legge di Stabilità 2016 e quella di Bilancio appena approvata incentivano fortemente il welfare aziendale di secondo livello, con il quale l'azienda stessa garantisce servizi ai dipendenti. In base a quest'ottica il nuovo contratto dei metalmeccanici offre una base triennale per costruire una piattaforma welfare sia per le imprese che firmano accordi di secondo livello aziendali e territoriali, ma anche e soprattutto per quel 60% che finora non ha offerto questi servizi ai lavoratori. «Le soluzioni offerte da provider come il nostro - continua il dg - sono molteplici: dai voucher al portale Day Welfare che, sviluppato in base alle scelte del committente, offre molteplici servizi di benessere. Il contratto nazionale approvato fungerà da impulso per le imprese più strutturate per sviluppare piani di welfare aziendali, affidandosi a partner solidi e con una consolidata esperienza proprio come Day Gruppo Up, che garantisce da 30 anni servizi di benessere quali buoni pasto, buoni regalo e welfare. Inoltre abbiamo riunito le realtà più affidabili nei servizi alla persona e i marchi commerciali più noti, creando il network più ampio del mercato. Offriamo assistenza e formazione ai dipendenti e ai responsabili Hr di ogni azienda».


Nell'accordo sono previsti anche i flexible benefit che il datore di lavoro riconoscerà annualmente ai dipendenti. Tra le varie opportunità esentasse ci sono i buoni spesa Cadhoc, soluzione ideale perché strumento pratico, immediato e soddisfacente sia per l'azienda che per il dipendente. L'azienda recupera l'importo attraverso la deduzione della fattura e il dipendente gode di un importo netto da poter spendere nelle principali catene della grande distribuzione, nel negozio preferito o anche nei migliori e-commerce on line. Con Cadhoc si va incontro alle esigenze di tutti: a quelle della famiglia numerosa che può spendere il suo buono per la spesa alimentare a quella del lavoratore giovane, il quale può decidere di investire in libri, tecnologia, prodotti sportivi, buoni carburante e altro. I buoni spesa sono la soluzione più immediata e pratica per grandi e piccole imprese che potranno dar seguito a quanto stabilito nel contratto nazionale.


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