Sabato 15 aprile, è la data da segnare sul calendario. Da sabato infatti sarà consentito cambiare con quelli estivi i pneumatici invernali delle auto che in molti tratti stradali in tutta Italia sono stati oggetto di ordinanze che li prevedono obbligatoriamente ogni anno dal 15 ottobre. Il termine per portare a termine l'operazione è il 15 maggio, dunque c’è un mese di tempo per fare il cambio gomme. Chi invece avesse montati pneumatici invernali con codice di velocità uguale o superiore rispetto alla versione estiva estivo, potrà provvedere al cambio anche in tempi successivi. Le Associazioni dei costruttori e dei rivenditori specialisti di pneumatici suggeriscono di prenotare telefonicamente il cambio e di non presentarsi senza appuntamento dal gommista.
Il cambio dei pneumatici non è indispensabile per chi ha montato gomme "All season" o "Quattro Stagioni". Per chi fosse invece sorpreso a circolare con gomme fuori norma, cioè con codice di velocità inferiore a quello di riferimento, secondo il Codice della Strada, la sanzione è compresa tra 422 e 1.695 euro, e rischia anche il ritiro del libretto di circolazione della vettura.
“Il cambio gomme è particolarmente importante anche perché è l’occasione per controllare l’usura del battistrada, la presenza di tagli e danneggiamenti, nonché ripristinare l’idonea pressione di gonfiaggio, unitamente all’equilibratura e convergenza”, ricorda il direttore di Assogomma, Fabio Bertolotti. “Come in inverno l’equipaggiamento invernale offre la migliore sicurezza e comfort di guida, così in estate utilizzare un treno di gomme estive consente una riduzione degli spazi di frenata ed una ottimizzazione dei consumi. Infatti viaggiare con pneumatici sgonfi, oltre a dare luogo a problemi di insicurezza di guida, produce un maggior consumo di carburante con conseguente inutile e proporzionale aumento di emissioni dannose e CO2. Va poi ricordato che l’utilizzo di gomme di classe A o B, rispetto a una gomma di classe E, sia per resistenza a rotolamento che aderenza su bagnato, permette, da un lato di risparmiare carburante e dall’altro di ridurre sensibilmente gli spazi di frenata”.