martedì 7 giugno 2011
La Commissione europea ha presentato le raccomandazioni per i 27 paesi dell'Unione. Bruxelles rileva che il piano di risanamento dei conti dello Stato è "credibile" fino alla fine del 2012 ma si aspetta nuove misure entro il prossimo ottobre.
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L'Italia deve concentrarsi sul consolidamento dei conti pubblici abbandonando nel breve e medio termine qualsiasi tentazione di ridurre il carico fiscale. È la raccomandazione che la Commissione Europea rivolge all'Italia. L'esecutivo comunitario non dice in modo esplicito che l'Italia non può tagliare le tasse su famiglie e imprese ma sottolinea che "qualsiasi risorsa aggiuntiva rispetto al budget deve essere indirizzata alla riduzione del deficit e del debito".La Commissione europea ha presentato le raccomandazioni per i 27 paesi dell'Unione Europea e per il presidente dell'esecutivo, Josè Manuel Barroso, è "un passo decisivo per metterci la crisi alle spalle". L'economia europea "si trova ad un punto critico. La ripresa - ha rilevato Barroso - resta diseguale sul continente e permangono molte incertezze". "Sappiamo che per realizzare gli obiettivi che ci siamo posti occorre a volte operare scelte difficili. Ma questi sforzi, se compiuti con serietà e da tutti, consentiranno all'Europa di superare la crisi e di salvaguardare la prosperità futura".Tornando alle indicazioni sull'Italia, la raccomandazione di Bruxelles rileva che il piano di risanamento dei conti dello Stato è "credibile" fino alla fine del 2012 e Bruxelles si aspetta nuove misure per il periodo 2013-2014 che l'Italia deve varare entro il prossimo ottobre. La Commissione europea inoltre riconosce il rafforzamento dell'architettura del bilancio dello Stato, ma raccomanda all'Italia un ulteriore passo in avanti introducendo tetti vincolanti alla spesa e soprattutto "migliorando il sistema dei controlli in tutti i capitoli di sepsa pubblica"."L'Italia deve applicare pienamente il piano di consoldiamento dei conti pubblici - ha ammonito il commissario agli affari monetari Olli Rehn - e destinare ogni risorsa aggiuntiva alla correzione del deficit e alla riduzione dell'elevato debito pubblico". La raccomandazione di Bruxelles non si limita alla sferadei conti pubblici ma indica alcune aree di intervento per migliorare la produttività e la competitività dell'economia italiana. Bruxelles sollecita l'Italia ad adottare intervebti per "combattere la frammentazione del mercato del lavoro" rivedendo alcuni aspetti degli ammortizzatori sociali oltre a rafforzare gli impegni contro il lavoro nero. Inoltre l'Italia deve agire per promuovere una maggiorepartecipazione delle donne al mercato del lavoroprevedendo forme di incentivi finanziari con impatto neutro sui conti pubblici e ampliando i servizi a sostegno delle donne.Per combattere la cronica stagnazione della produttività del lavoro l'Italia dovrebbe compiere passi in avanti per assicurare che gli aumenti salariali riflettano gli aumenti di produttività. Inoltre serve piùconcorrenza. La Commissione in particolare sollecita l'adozione di misure per aprire il settore dei servizi, soprattutto il segmento delle professioni.Infine Bruxelles raccomanda all'Italia di accelerare sul fronte dell'utilizzo dei fondi europei di coesione per ridurre "le persistenti disparità tra le regioni italiane" e di rendere più agevole alle imprese private gliinvestimenti in ricerca e innovazione estendendo gli incentivi fiscali e migliorando le condizioni per il venture capital.
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