«Da sempre la legislazione italiana ha fortemente privilegiato la contendibilità, limitando la possibilità di difesa delle società a fronte di scalate ostili». Così il presidente della Consob,
Giuseppe Vegas, parla della disciplina sulle offerte pubbliche d'acquisto (Opa) nel suo primo discorso al mercato. In particolare, secondo Vegas, «per disporre di una visione completa del problema è necessario tenere da conto dell'impatto che le regole sulle Opa, interagendo con le norme che disciplinano le modalità di esercizo del controllo, generano sull'attrattività prospettiva della piazza finanziaria italiana per imprese e investitori». «Da sempre - ha aggiunto - la legislazione italiana ha fortemente privilegiato la contendibilità, limitando le possibilità di difesa delle società a fronte di scalate ostili. L'effetto indesiderato è stato quello di accentuare la chiusura degli assetti proprietari delle imprese». Inoltre, il presidente della Consob, ricordando a tal proposito gli ordinamenti di altri Paesi (tra cui quello Usa che non ha l'istituto dell'Opa), «dove c'è una maggiore disponibilità di strumenti di rafforzamento del controllo o in termini di maggiori possibilità di difesa, l'introduzione di strumenti di seperazione tra proprietà e controllo è un tema che richiede approfondite riflessioni, mentre l'ampliamento delle possibilità di difesa delle società quotate è una strada immediatamente percorribile».«È necessario un sistema di norme chiare e di semplice applicazione supportato da un sistema sanzionatorio inflessibile. La Commissione - spiega Vegas - deve sanzionare soprattutto violazioni gravi e non le 'bagatelle', valorizzando l'attività ispettiva». Per il presidente della Consob occorre «potenziare il ruolo del mercato azionario» e contestualmente «allontanarsi dalla struttura bancocentrica».