«Chiediamo poche riforme chiare, non sussidi, non incentivi, non aiuti. Chiediamo invece grandi riforme che permettano allo Stato di ridursi e di funzionare meglio». Questo il messaggio lanciato al governo dalla presidente di Confindustria
Emma Marcegaglia alla conferenza conclusiva delle Assise di Bergamo. «Vogliamo una riforma fiscale anche a parità di pressione fiscale, ma che riduca la tassazione su imprese e lavoro; ulteriori semplificazioni. E vogliamo le liberalizzazioni che sono le grandi assenti, anzi si sono fatti dei passi indietro. Poi vogliamo capire qual'é l'impegno per la ricerca». Così la leader di Confindustria.
A PREMIER,OGNI GIORNO CONTRIBUTO CRESCITA«Noi tutti i giorni facciamo qualcosa per il Paese, visto che contribuiamo per il 70% alla crescita del Pil». Così la Marcegaglia replica al premier Silvio Berlusconi, che aveva detto agli industriali «fate voi qualcosa per noi». «Noi contribuiamo alla crescita», ripete Marcegaglia sottolineando che su questo punto è stata espressa una «condivisione molto forte» da parte degli imprenditori riuniti a Bergamo.
STATO PRIVATIZZI ICE, NOI CI CANDIDIAMO«Lo Stato privatizzi la gestione dell'Ice. Noi, come Confindustria, ci candidiamo a prenderla in considerazione». È la proposta che arriva del presidente dell'Associazione degli industriali.
A CAMUSSO, NO INTERESSE A DIVIDERE SINDACATO «Non siamo interessati a dividere il sindacato come ha detto il segretario della Cgil Camusso anzi, tutto il contrario». Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
OK AZIENDALE AL POSTO NAZIONALE«Con la strumentazione che abbiamo possiamo avere contratti nazionali più avanzati, deroghe, addirittura aziende che fanno
opting out, che decidono di avere un contratto aziendale al posto di quello nazionale». Lo dice la Marcegaglia, nel corso della conferenza conclusiva delle Assise di Bergamo, sottolineando che «questo con le regole attuali di Confindustria è possibile, lo possiamo fare».