lunedì 15 maggio 2023
Secondo Bloomberg la società controllata dal Tesoro non è disposta al rilancio chiesto dall'azienda, e quindi si ritirerebbe dall'asta. Fosse vero, la strada sarebbe spianata per il fondo Kkr
Il logo di Tim: la società vuole incassare almeno 30 miliardi dalla vendita della rete

Il logo di Tim: la società vuole incassare almeno 30 miliardi dalla vendita della rete - Reuters

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Secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg, la Cassa Depositi e Prestiti sarebbe pronta a ritirare la sua offerta per la rete di Tim. Le fonti dell’agenzia finanziaria americana spiegano che la Cdp avrebbe deciso di non rilanciare rispetto alla proposta di 19,3 miliardi di dollari avanzata ad aprile assieme al fondo australiano Macquarie. Di mezzo ci sarebbero anche timori per possibili ostacoli Antitrust all’operazione, dal momento che Cdp e Macquarie sono anche i soci di controllo di Open Fiber, la principale rivale di Tim sull’infrastruttura di rete.

Al consiglio di amministrazione dello scorso 4 maggio Tim ha chiesto un miglioramento delle proposte (la valutazione della rete da parte del primo azionista Vivendi è superiore ai 30 miliardi di euro) dando tempo fino al 9 giugno per un rilancio. Ma se le indiscrezioni fossero confermate a questo punto sul tavolo resterebbe soltanto l’offerta del fondo americano Kkr, che senza la pressione di un’offerta rivale potrebbe anche scegliere di tenere duro.

Tim, Cdp e il governo non hanno commentato le voci.


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