È in arrivo un nuovo decreto per correggere le detrazioni a favore delle famiglie sulle imposte che riguardano la casa e rispondere alle richieste dei Comuni in rivolta che denunciano un buco nei bilanci 2014 di circa 1,5 miliardi. Il provvedimento interverrebbe, in particolare, sulle detrazioni sulla Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, e, come ha annunciato il ministro per gli Affari Regionali,
Graziano Delrio, "servirà a dare flessibilità all'aliquota (della Tasi,
ndr) per fare le detrazioni alle famiglie".Delrio ha ricordato che nella legge di Stabilità ci sono già 500 milioni in dotazione ai Comuni per le detrazioni e con il nuovo intervento si arriverebbe a circa 1,2-1,3 miliardi. Nel testo della legge di Stabilità modificata dalla commissione Bilancio della Camera è saltata la possibilità di fissare un tetto all'1 per mille dell'aliquota Tasi sull'abitazione principale che resta quindi al 2,5 per mille, come sulle seconde case. Il braccio di ferro con i sindaci, scatenato dalla blindatura del nuovo sistema di tassazione per gli enti locali con l'apposizione della fiducia alla Camera sul ddl Stabilità e, dall'emendamento sulle sale giochi al dl "salva Roma" approvato ieri al Senato, ha costretto il governo a correre ai ripari riprendendo in mano entrambi i dossier. In queste ore si sta lavorando al ministero dell'Economia e a palazzo Chigi per trovare in tutto o in parte le risorse necessarie a coprire quel buco di un miliardo e 500 milioni aperto dal pagamento della seconda rata dell'Imu, spostata in attesa di provvedimenti al 24 gennaio, e dal nuovo sistema fondato sulla Iuc, mentre si valuta la possibilità di ritirare l'emendamento che penalizza i Comuni anti-ludopatia. Il presidente Letta, in un colloquio con Matteo Renzi, aveva assicurato al segretario del Pd un intervento per neutralizzare l'emendamento al dl 'salva Roma', ispirato dal governo e presentato dalla senatrice Federica Chiavaroli di Ncd, che mette a carico dei Comuni il "mancato gettito" derivante dalle disposizioni per limitare la proliferazione di sale giochi accanto a scuole e centri anziani come prevede del resto la delega fiscale allo studio di palazzo Madama. Ieri è stato presentato un emendamento del Pd per cancellare la norma sulle slot-machine.