Carburanti ancora più cari nei distributori italiani, con l'ondata di aumenti decisi da Esso, Ip, Q8, Tamoil e TotalErg, portando nel Mezzogiorno la benzina a punte massime di 1,611 euro al litro. Prosegue, sull'effetto Libia, l'aumento dei carburanti, segnala il
Quotidiano Energia, indicando il rincaro di Esso (0,5 cent su benzina e diesel), IP, Q8 e Tamoil (0,5 sulla benzina e 1 cent sul diesel) e TotalErg (0,7 sulla sola benzina). «A livello Paese - prosegue
Quotidiano Energia - oggi la media dei prezzi praticati della benzina (in modalità servito) va infatti dall'1,562 euro al litro degli impianti Tamoil all'1,570 dei punti vendita Eni e Q8 (no-logo a 1,484 euro al litro). Per il diesel si passa dall'1,453 euro al litro delle stazioni di servizio Tamoil all'1,464 rilevato negli impianti Q8 (le no-logo a 1,399). Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,794 euro al litro registrato nei punti vendita Eni ed Esso allo 0,799 euro al litro degli impianti Q8 e Tamoil (0,771 euro al litro le no-logo). Quanto alle macroaree, alle punte che nel Mezzogiorno vedono la benzina a 1,611 euro al litro, si contrappone il Nord-Est dove le compagnie si mantengono poco oltre 1,55 euro al litro con punte minime di 1,52 euro al litro».