Per il ministro degli Esteri, Franco Frattini, è essenziale rispettare almeno la scadenza di fine mese o sarà troppo tardi, ma per Berlusconi l'essenziale è trovare gli stimoli giusti per sviluppo e crescita. Il nodo fondamentale da sciogliere resta però quello delle risorse. Secondo le ultime indicazioni della maggioranza sarà difficile ottenere un decreto a costo zero, ma, come spiegato anche in questo caso da Berlusconi, «i soldi non ci sono». «Dobbiamo inventarci qualcosa», ha detto il premier. Sul "qualcosa" permane ancora molta incertezza, nonostante i ministri interessati e il Cavaliere si siano appositamente riuniti in serata a Palazzo Grazioli. L'ipotesi di una forma di condono per reperire fondi non è mai stata del tutto seppellita. Dal vertice serale è infatti emersa l'idea di un concordato con la Svizzera (sulla falsariga di quello già siglato da Germania e Gran Bretagna), che potrebbe portare nelle casse dello Stato circa 5 miliardi di euro. Immediata però la smentita ufficiale del governo, affidata al ministro del Welfare Maurizio Sacconi: «Non c'é nessun condono fiscale, né diretto né indiretto, né velato», ha sottolineato, lanciando anche un messaggio di pacificazione politica.Al decreto, secondo il titolare del Lavoro, starebbero infatti lavorando tutti i ministri interessati, compreso Giulio Tremonti. Per reperire fondi l'idea dell'introduzione della patrimoniale, accettata persino dal mondo bancario e imprenditoriale, è stata invece bocciata a Berlusconi in prima persona. Passi avanti saranno in compenso probabilmente fatti sul mondo del lavoro e sulle semplificazioni. Il ministero del Welfare ha già annunciato misure per l'apprendistato e per incoraggiare il telelavoro, soprattutto nel momento della nascita dei figli, oltre a semplificazioni in arrivo per favorire le assunzioni. La 'decertificazione' sarebbe invece tra le misure clou in quota al ministero della P.A., mentre difficoltà starebbe incontrando la concessione di incentivi fiscali alla realizzazione di infrastrutture. Punto fondamentale intorno al quale ruoterebbero interventi a corredo per favorire il project financing. «Ci saranno misure fortissime di deregolazione per accelerare gli investimenti in infrastrutture - ha aggiunto Sacconi - e verranno riassegnate le risorse del Cipe». Nessuna traccia invece di interventi sulle pensioni, liberalizzazioni e imposte sui patrimoni. Misure che rientravano nel manifesto presentato dal mondo imprenditoriale e rimasto, a quanto pare, lettera morta. La tensione sale anche nelle fila dell'opposizione: «L'unica cosa che il governo può fare è passare la mano - insiste il segretario del Pd, Pierluigi Bersani - non credo che il governo sia in condizione di fare quello che non ha fatto in tre anni». A slittare non è del resto solo il testo sullo sviluppo. È arrivata solo nel tardo pomeriggio al Senato la legge di Stabilità, nonostante la legge preveda la presentazione entro il 15 ottobre. L'annuncio dell'arrivo è stato comunicato dal presidente del Senato, Renato Schifani in aula spiegando che giovedì pomeriggio si aprirà la sessione di bilancio.ECCO ALCUNE MISURE IN BOZZAAddio alle pagelle. Dal 2013 le pagelle arriveranno solo via web insieme ai certificati. Lo stesso è previsto per iscrizioni e pagamenti delle tasse scolastiche. Lo si legge nella bozza del decreto sviluppo, che spiega come la misura riguardi «le istituzioni scolastiche pubbliche di ogni ordine e grado». Biglietto bus elettronico. Anche i biglietti dei bus diventano elettronici: per «incentivare l'uso degli strumenti elettronici per migliorare i servizi ai cittadini nel settore del trasporto pubblico locale, riducendone i costi», le aziende di trasporto locale «adottano sistemi di bigliettazione elettronica e di pagamento interoperabili a livello nazionale». Mutui ai giovani, garantisce lo Stato. Le giovani coppie sposate senza un contratto di lavoro a tempo indeterminato avranno «una garanzia» dello Stato per accendere un muto sulla prima casa. È quanto si legge nella bozza del decreto sviluppo a cui sta lavorando il governo. Polizza anticalamità. Arriva, inoltre, una polizza anticalamità naturali per garantire un'adeguata e tempestiva riparazione e ricostruzione degli immobili privati destinati a uso abitativo danneggiati o distrutti da calamità naturali. Nella bozza del decreto si prevede «una copertura assicurativa obbligatoria del rischio calamità naturali nelle nuove polizze che garantiscono i fabbricati privati destinati a uso abitativo contro l'incendio, con esclusione dei fabbricati abusivi, compresi i fabbricati abusivi per i quali pur essendo stata presentata la domanda di finizione dell'illecito edilizio, non sono stati corrisposti interamente l'oblazione e gli oneri accessori». Meno controlli alle imprese. I controlli alle imprese vengono razionalizzati e semplificati con l'obiettivo di «recare minore intralcio» all'attività imprenditoriale, di legge nella bozza del dl sviluppo. Si prevede «la proporzionalità dei controlli e dei connessi adempimenti amministrativi al rischio inerente l'attività controllata» e viene inoltre disposto »il coordinamento e la programmazione dei controlli da parte delle amministrazioni evitando duplicazioni e sovrapposizioni».Investimenti infrastrutture. Nel piano del governo, ci sono anche incentivi fiscali per gli investimenti in infrastrutture: «I soggetti aggiudicatari di nuove opere infrastrutturali comprese in piani o programmi approvate dalle competenti amministrazioni pubbliche, ai fini dell'imposta sulle società - si legge - possono dedurre dal reddito di impresa l'equivalente degli aumenti di capitale destinati ad investimenti infrastrutturali».Professsori universitari in pensione a 68 anni. I professori universitari ordinari andranno in pensione a 68 anni anziché a 70. È prorogato al 31 dicembre 2012, inoltre, il termine per procedere all'assunzione del personale universitario. La norma fa riferimento alle assunzioni «nel limite della spesa pari al 50% di quella relativa al personale a tempo indeterminato complessivamente cessato nel 2010».
Si allungano ancora i tempi del decreto. Il provvedimento era atteso al Consiglio dei ministri di questa settimana, ma con ogni probabilità il dl non sarà pronto per l'appuntamento di Palazzo Chigi. Prime indiscrezioni sui contenuti. «Apprendiamo con preoccupazione l'ipotesi di un decreto sullo sviluppo a costo zero e senza vere riforme»: lo affermano Urso, Ronchi e Scalia. Ministero dell'Istruzione: anticipazioni infondate.
Napolitano: «Governo pensi alla crescita»
Benzinai in sciopero l'8, 9 e 10 novembre
Napolitano: «Governo pensi alla crescita»
Benzinai in sciopero l'8, 9 e 10 novembre
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: