La Bce scenderà in campo con la Fed e altre tre banche centrali per fornire liquidità in dollari agli istituti di credito della zona euro. L'intervento coordinato ha messo il turbo alle Borse europee che hanno chiuso tutte in forte rialzo. La mossa della Banca centrale europea è arrivata dopo che da tempo le banche europee facevano fatica a finanziarsi in dollari, a causa della crisi del debito. A sostegno della Bce e della Fed ci sono anche la Boe, la Snb e la Boj. «La Bce - si legge nel comunicato emesso dall'istituto di Francoforte - ha deciso, in coordinamento con la Fed, la Boe, la Boj e la Snb di avviare tre di verse operazioni per fornire liquidità in dollari con prestiti a tre mesi fino alla fine dell'anno». Le operazioni della Bce saranno condotte a tassi fissi e sulla base di aste che si terranno il 12 ottobre, il 9 novembre e il 7 dicembre.L'annuncio dell'operazione ha fatto chiudere in grande sprint tutti i mercati del vecchio continente: il Dax di Francoforte ha guadagna il 3,15%, il Cac 40 di Parigi è salito del 3,27%, l'Ftse 100 di Londra è cresciuto del 2,11% a 5.337,54 punti, l'Ftse Mib di Piazza Affari ha segnato un +3,55% e l'Ibex di Madrid +3,63%. Chiusura in rialzo anche per l'euro che è passato di mano per 1,3850 dollari, dopo aver toccato un massimo di seduta sopra quota 1,39, e 1076,32 yen.Poco mosso il dollaro/yen a 76,75. Oggi però sempre dalla Bce è arrivato un monito ai governi: «Devono essere pronti ad attuare misure di risanamento aggiuntive, in particolare dal lato della spesa, qualora si concretizzino rischi relativi alla realizzazione degli attuali obiettivi di bilancio». La Bce che, nel suo bollettino mensile, ha chiesto «ferma determinazione a onorare pienamente» gli impegni sottoscritti. Gli esperti della Bce hanno anche rivisto al ribasso le stime macroeconomiche dell'area euro per il 2011 e il 2012: il tasso di crescita del Pil dovrebbe attestarsi tra l'1,4 e l'1,8% quest'anno e tra lo 0,4 e il 2,2% il prossimo. Nelle proiezioni di giugno la crescita del Pil era stimata in una forchetta compresa tra l'1,5 e il 2,3% nel 2011 e tra lo 0,6 e il 2,8% nel 2012. La crescita nell'area Euro ha registrato «negli ultimi mesi una significativa decelerazione», ma dovrebbe proseguire «a un ritmo molto moderato nella seconda metà di quest'anno», ha aggiunto la Bce.
L'allarme crescita è infine arrivato anche dal numero uno del Fondo monetario internazionale,
Christine Lagarde: l'economia mondiale è entrata in una «nuova pericolosa fase, che richiede un'«audace azione collettiva». Le economie avanzare sono entrate in un «circolo vizioso» di crescita debole e alto debito. Si restringe intanto la forbice di differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato italiani decennali e gli omologhi tedeschi, dopo la decisione della Bce sulla fornitura di liquidità in dollari alla banche dell'eurozona. Lo spread tra i Btp e i Bund si attesta a 362 punti base.