giovedì 3 novembre 2011
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Borse asiatiche in calo, dopo lo stop da Ue ed Fmi agli aiuti alla Grecia in attesa del referendum convocato da Atene che dovrà essere celebrato forse il 4 dicembre. Hong Kong viaggia in calo del 2,3%, Taiwan ha chiuso in flessione dell'1,82%. A Tokyo i mercati erano chiusi. Pesante ad Hong Kong Hsbc, in calo del 2,7%, sui timori di un default della Grecia e dell'impatto sugli utili del comparto bancario. L'istituto di Singapore United Overseas Bank ha lasciato il 3,5% dopo utili inferiori alle attese. Tonfo del 14% a Seul per Lg Electronics, sulle notizie riferite dal Wall Street Journal, circa un aumento di capitale in arrivo dalla società per 1.000 miliardi di won (pari a circa 886 milioni di dollari). Nella tabella l'andamento degli indici di riferimento delle principali Borse dell'area Asia Pacifico: - Tokyo            chiusa - Shanghai         +0,16% - Taiwan           -1,82% - Seul             -1,48% - Sydney           -0,31% - Bangkok          -1,42%AVVIO NEGATIVO DI PIAZZA AFFARIAvvio pesante a Piazza Affari. Le vendite a Piazza Affari puntano subito sulle banche. L'indice Ftse Mib cede il 2,32%, Unicredit perde il 4,08%, mentre Intesa Sanpaolo è stata fermata dalle contrattazioni per l'eccessiva volatilità, con un calo teorico del 5,43%. Mps lascia il 3,94%. Fiat perde il 3,04%. Sfonda la soglia dei 460 punti lo spread dei Btp italiani rispetto al Bund tedesco. Il differenziale ha toccato quota 462 punti, con il titolo decennale che ha raggiunto un rendimento del 6,4%.
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