mercoledì 10 agosto 2011
Mercoledì nero in tutta Europa soprattutto per le banche (Intesa perde il 13,7%, MPS il 9,8%, Unicredit e Banco Popolare il 9,4%), anche per le voci di un possibile declassamento del debito sovrano della Francia, pur smentito da Moody's, Fitch e S&P. Mentre a metà seduta Wall Street viaggia sul -3%.
- Titoli di Stato: spread Btp-Bund sotto i 280 punti
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Dopo il tentativo di riprendere fiato della vigilia sui mercati azionari tornano ad abbattersi pesantissime vendite, con Piazza Affari particolarmente penalizzata dalla preponderanza dei bancari nell'indice principale.Per le banche è un mercoledì nero in tutta Europa, con cali estremamente accentuati per gli istituti francesi che hanno pagato tra l'altro le voci di un possibile declassamento del debito sovrano del paese, anche se Moody's, Fitch e S&P hanno a turno ribadito che il rating della Francia è AAA con outlook stabile.Per le banche italiane alcuni trader già in mattinata citavano anche arbitraggi tra Btp - sostenuti dagli acquisti della Banca centrale europea - e titoli bancari. "I titoli di Stato sono più protetti per l'intervento della Bce quindi vengono colpite le banche", secondo un operatore.I trader citano i timori sulla capacità dell'Italia di rispettare le promesse in termini di sostegno alla crescita e di riduzione del deficit. Sul fronte politico oggi un appuntamento importante è l'incontro tra governo e parti sociali, iniziato alle 17.L'indice FTSE Mib chiude sui minimi intraday in calo del 6,65% a 14.676, 04 punti, dopo aver vanificato in meno di un'ora dall'apertura il rimbalzo iniziale. L'Allshare arretra del 5,47%, il Mid Cap del 4,07%. Volumi nel finale intorno a 3,4 miliardi di euro.Il benchmark europeo FtsEurofirst 300 lascia sul terreno il 3,8%, con Parigi e Francoforte in calo di oltre il 5%.Pesanti cali anche a Wall Street dove gli indici segnano ribassi tra il 3 e il 3,7%.All'interno di un comparto bancario europeo che cede il 6,5% anche i titoli italiani sono affossati dalle vendite con cali che in alcuni casi raggiungono le due cifre. INTESA SANPAOLO perde il 13,7%, UBI il 10,2%, MPS il 9,8%, UNICREDIT e BANCO POPOLARE il 9,4%, POP MILANO l'8,9%. L'indice Thomson Reuters delle banche italiane affonda del 9,9%.Le vendite non risparmiano neanche alcuni titoli iondustriali - già colpiti nei giorni scorsi per la loro sensibilità alle prospettive dell'economia - come FIAT e FIAT INDUSTRIAL, in calo di oltre l'8%, e PRYSMIAN, -9,8%.Forti ribassi anche tra gli assicurativi con FONDIARIA-SAI che perde il 9,5% e GENERALI il 7,4%.Sul fronte positivo spiccano in netta controtendenza il +2% di PARMALAT, in lenta risalita dai minimi a cui è arrivata dopo la chiusura dell'Opa di Lactalis, e il +2,5% di TOD'S, che prosegue il rimbalzo avviato ieri grazie anche al "buy" di Citi. Tengono intorno alla parità anche altri titoli del lusso come LUXOTTICA e BULGARI .A New York a metà seduta il Dow Jones  e il Nasdaq sprofondano del 3%.
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