venerdì 12 agosto 2011
Chiusura positiva per Milano, con la Commissione di vigilanza che vieta le vendite allo scoperto: la misura resterà in vigore per 15 giorni. Nuovo sprint anche per le altre Borse europee. A giugno il debito pubblico italiano sale e sfonda per la prima volta il tetto dei 1.900 miliardi di euro.
- L'economista Pietro Alessandrini sullo stop alle vendite allo scoperto (audio da Radio inBlu)
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Chiusura positiva per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha segnato un rialzo del 4%. Il listino di Piazza Affari aveva ripreso l'accelerazione seguendo gli indici di New York. Nuovo sprint anche per le Borse europee, che hanno consolidato oggi il rialzo della vigilia, favorite dal buon andamento di Wall Street, nonostante il calo della fiducia dei consumatori Usa in agosto, registrato dall'Università del Michigan. Gli investitori hanno scommesso sulle banche e sui titoli automobilistici, ma gli acquisti si sono rivolti anche su settori che recentemente avevano perso posizioni importanti, come le materie prime e gli assicurativi.Tra i titoli del credito ha guadagnato la maglia rosa Dexia (+17,31%), seguita da Natixis (+9,22%), Banco Popular Espanol (+8,33%) e Santander (+6,56%). Occhi puntati anche su Bbva (+6,23%), Ubs (+5,71%) e Societè Generale (+5,65%), già positiva nel finale ieri, ma vittima di un vero e proprio sisma (-14%) il giorno prima. Più cauti gli istituti italiani, con Unicredit (+5,6%) e Intesa Sanpaolo (+3,23%), mentre a Francoforte ha brillato Commerzbank (+5,4%) e a Londra Barclays(+5,26%).In campo automobilistico passi avanti per Continental (+7,71%) e Valeo (+7,35%), attive rispettivamente negli pneumatici e nella componentistica, mentre tra i costruttori ha primeggiato Porsche (+5,91%), seguita da Fiat (+5,64%), Volkswagen (+4,56%) e Peugeot (+4,36%). Bene gli estrattivo-minerari Kenmare Resources (+10,59%), Voestalpine (+6,58%) e Kazakhmys (+6,34%) e i petroliferi Repsol (+5,99%), Shell (+3,48%) e Total (+2,7%). In campo assicurativo occhi su Aegon (+8,77%), Cnp (+8,18%), Swiss Life (+7,44%), Zurich (+7,12%) e Generali (+6,31%).Sono 252 i miliardi di euro di capitalizzazione recuperati oggi dalle principali Borse europee, mentre Piazza Affari ha recuperato 14,21 miliardi.Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Piazze europee:   - Londra                +3,04%   - Parigi                +4,02%   - Francoforte           +3,45%   - Madrid                +4,82%   - Milano                +4,00%   - Amsterdam             +3,22%   - Stoccolma             +2,12%   - Zurigo                +4,37%. CONSOB VIETA VENDITE ALLO SCOPERTOLa Consob ha deliberato «il divieto di assumere posizioni nette corte, ovvero incrementare posizioni nette corte esistenti, anche intraday, in relazione al capitale degli emittenti del settore finanziario». Lo annuncia in una nota la Commissione di Giuseppe Vegas.La trasparenza sulle operazioni di vendita allo scoperto non bastava più e la Consob, in coordinamento con l'Esma (l'Autorità di vigilanza europea), e in contemporanea a quanto deciso anche in Francia, Spagna e Belgio, ha deciso di adottare misure restrittive sulle posizioni nette corte, ovvero l'ammontare dei titoli o strumenti finanziari derivati venduti allo scoperto, le cui rispettive posizioni non sono chiuse da operazioni di acquisto in senso opposto. Il divieto ha effetto a partire dalla seduta di oggi e resta in vigore per 15 giorni.«La decisione - spiega la Consob - tiene conto della  straordinarietà delle condizioni di mercato rilevate nelle sedute del mese di agosto 2011, caratterizzate da un rilevante incremento della volatilità».DEBITO PUBBLICO SOPRA I 1.900 MILIARDIIl debito pubblico italiano a giugno sale, tocca un nuovo record e sfonda per la prima volta i 1.900 miliardi di euro, attestandosi a quota 1.901,919 miliardi di euro. È quanto riporta il supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica. Da ricordare che il dato riguarda lo stock di debito e non il suo rapporto con il prodotto interno lordo (è quest'ultimo invece il dato utile ai fini del patto di stabilità europeo). Nota positiva per quanto riguarda le entrate tributarie, che nei primi sei mesi del 2011 si sono attestate a quota 176,479 miliardi di euro, in crescita dell'1,3% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.
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