La fiducia al Governo Monti aiuta, ma non basta. Dopo una seduta in altalena Piazza Affari chiude in rialzo, ma ben lontana dai massimi di seduta. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,23% e il Ftse All Share lo 0,14 per cento. Occhi puntati sulle banche con Intesa Sanpaolo che dopo aver preso la rincorsa ridimensiona i guadagni al 2,44 per cento. Bpm, nell'ultimo giorno di aumento del capitale, scivola sotto il prezzo dell'offerta e chiude la seduta in calo del del 6,95% a 0,28 euro. Hanno tenuto le banche con Unicredit in rialzo dell'1,14%, Banco Popolare di un più modesto 0,20% e Ubi Banca che ha fatto un balzo del 3,72%.Safilo corre con Polaroid. L'operazione spinge il titolo in Borsa che chiude in rialzo del 6,45%. Prese di profitto sull'altro gruppo dell'occhialeria, Luxottica (-2,66%): il suo ad Andrea Guerra finito nel toto-nomine per il nuovo ad di Intesa Sanpaolo, mentre Morgan Stanley ha rivisto il target price.Tra le peggiori del listino anche Fiat (-3,16%) e Finmeccanica (-2,78%). Lo spread tra Btp e Bund decennali chiude sotto i 470 punti base, a quota 468. Il rendimento dei Buoni del Tesoro italiani a dieci anni si attesta al 6,64%. Lo spread ha aperto questa mattina a 500 punti, arrivando a toccare la punta massima di 509 punti dopo circa un'ora. Il minimo intraday è stato di 463 punti base. L'Italia riguadagna una posizione nella classifica dei Paesi più a rischio. La Spagna, infatti, alle prese con una cruciale scadenza elettorale, è tornata sul mercato secondario a essere vista come più rischiosa. Il differenziale tra i Bonos e i Bund è salito di 17 punti a quota 476 mentre la Francia torna decisamente sotto la soglia dei 200 punti. I titoli francesi scontano oggi un differenziale di 149 punti, in caso di 25 punti abse rispatto a ieri e di circa 50 punti rispetto ai massimi degli ultimi giorni.
ASIA SCONTA TIMORI DEBITO EUROPA E CROLLO
METALLINuova seduta difficile per le principali borse di Asia e
Pacifico, sulla scia dei cali registrati negli Usa e in Europa, ancora sotto
pressione per il debito sovrano, dopo che la Francia è stata iscritta di fatto
al club dei paesi a rischio. Il differenziale tra i titoli di stato emessi da
Parigi e quelli tedeschi ha infatto superato per la prima volta la soglia
psicologica dei 200 punti base. A Tokyo ha segnato ancora una volta un crollo
Olympus (-16,33%) con gli sviluppi dello scandalo del falso in bilancio che ha
coinvolto il vertice nel gruppo nel 2008. In controtendenza Sharp (+3,72%) e Tdk
(+3,54%), mentre hanno sofferto gli automobilistici Mitsubishi (-3,16%), Mazda
(-2,84%) e Toyota (-2,28%). Difficoltà sulla piazza di Hong Kong per Aluminum
Corporation of China (-6,38%), frenata dal calo registrato dalle quotazioni dei
metalli. Crollo di China Overseas Land (-4,75%), frenata dai prezzi delle
abitazioni in picchiata (-33%) in 70 città del Celeste Impero. A Sidney tensione
sugli estrattivo-minerari Gindalbie (-10,6%), Mount Gibson (-8,57%), Iluka
(-7,95%), Perseus Mining (-7,45%) e Bhp Billiton (-2,46%). Di seguito,
gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico. - Tokyo
-1,23% - Shanghai -1,89% - Taiwan -2,08% - Seul -2,00% - Sidney -1,91% -
Bangkok -0,87%.