lunedì 17 ottobre 2011
A Londra l'indice Ftse 100 cede lo 0,54%. A Francoforte il Dax cala dell'1,81% e a Parigi il Cac 40 arretra dell'1,61%. Maglia nera per Piazza Affari: male i titoli bancari, Fiat e Finmeccanica. Lo spread con il benchmark tedesco chiude sui massimi di giornata a 371 punti base.
COMMENTA E CONDIVIDI
Le Borse europee chiudono in calo dopo che Berlino frena sul vertice Ue di domenica prossima, gettando acqua sul fuoco delle aspettative che si arrivi a una soluzione finale per la crisi del debito. A Londra l'indice Ftse 100 cede lo 0,54% 5.436 punti. A Francoforte il Dax cala dell'1,81% a 5.859 punti e a Parigi il Cac 40 arretra dell'1,61% a 3.166 punti.Chiusura di seduta in forte ribasso per la Borsa valori, di nuovo spaventata dalla crisi del debito europea, dopo le dichiarazioni del ministro tedesco Schaeuble secondo cui non vi sarà una soluzione definitiva al vertice Ue del 23 ottobre. L'indice Ftse Mib cede il 2,30%, All Share -1,98%. Male i big bancari, cede Diasorin, giù Fiat e Finmeccanica.Per Piazza Affari un avvio di settimana problematico. Dopo un illusorio rialzo nelle prime battute, con l'indice capace di guadagnare anche il 2% sulle speranze innescate dal G20 nel fine settimana, è venuto il brusco richiamo alla realtà. Il ministro delle finanze Schaeuble ha affermato che la soluzione alla crisi greca non è imminente, e che l'intesa con le banche per il taglio dei rimborsi, ora al 21%, dovrà essere rivista al rialzo. Schaeuble ha aggiunto che le banche dovrebbero raggiungere un requisito minimo di capitalizzazione del 9% del core Tier 1. Immediati gli effetti sul listino, arrivato a perdere fino al 3%, con riflessi anche su Wall Street, su cui poco ha potuto la buona trimestrale di Citigroup. Bancari sempre nel mirino, con Unicredit protagonista di forte oscillazioni, oggi in ribasso del 6,12% dopo una sospensione. Intesa cede il 5,32%, Banco Popolare il 4,28%. Si sgonfia Bpm (-4,84%). Tra gli altri finanziari Fonsai perde il 4,03%. Male Diasorin (-10,09%) che oggi ha presentato il piano industriale al 2015 con le stime di chiusura del 2011. Fiat perde il 4,37%, Fiat Industrial il 3,87%, giù Finmeccanica con un -4,89%. In rialzo Parmalat (+3,36%). Nell'energia sale Saipem (+3,20%) dopo l'annuncio di nuovi contratti offshore per 1,5 miliardi di euro. Tra i titoli minori sale Mittel (+4%), Lazio +8,33% dopo la vittoria nel derby con la Roma. Tiene il mercato obbligazionario italiano nonostante siano tornati a farsi vivi, dopo l'ottimismo degli ultimi tempi, i timori di tempi lunghi nella risoluzione della crisi del debito della zona euro e di nuovi intoppi nella gestione di quella greca. A soffrire di più è stato il differenziale tra il Btp decennale e il Bund di analoga durata, a causa principalmente del rafforzamento dei governativi tedeschi , in una giornata che ha visto via via prevalere un atteggiamento di avversione al rischio. Alle 17,30 il decennale italiano quota sui minimi di seduta a 92,70, in calo di 7 punti base, con un rendimento del 5,81% dal 5,80% di chiusura di venerdì. In parallelo lo spread con il benchmark tedesco chiude sui massimi di giornata a 371 punti base.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: