Chiusura di seduta in ribasso per la Borsa valori, che riesce tuttavia nel finale a recuperare punti rispetto ai minimi. Mercato volatile, penalizzato ancora dalla crisi del debito Ue e dai timori di recessione. L'indice Ftse Mib cede l'1,98%, All Share a -1,84%. Male i bancari con Intesa a -3, e Unicredit a -4,4%. Fiat giù del 3,87%.Per Piazza Affari una giornata convulsa, con apertura in calo, successiva ripresa e poi nuova pesante caduta. Sullo sfondo sempre la situazione delicata del debito Ue e dell'Italia, con lo spread risalito sopra quota 360 punti, che porta Milano a fare peggio degli altri mercati europei. Nel pomeriggio un lieve miglioramento grazie al dato Usa sull'Ism servizi migliore delle aspettative.Dopo i massimi visti in mattinata (quota 382) il differenziale di rendimento tra i Btp decennali e i Bund tedeschi nel finale rallentava, fino a chiudere intorno ai 367 punti. Il mercato dei titoli di Stato italiani aveva infatti solo temporaneamente tirato il fiato con l'annuncio del cambio minimo tra euro e franco svizzero e con una nuova tornata di acquisti da parte della Bce. L'euro è volato fino a 1,4223 dollari, in rialzo di quasi due centesimi rispetto a 1,4039 segnato in apertura, dopo la presa di posizione della Banca nazionale svizzera sul cambio. Successivamente la moneta unica europea è scivolata sotto quota 1,40 dollari arrivando a 1,3991, minimo di seduta. Nuovo record storico per l'oro. Le Borse europee chiudono negative, con l'eccezione di Londra. Dopo il tracollo di ieri i listini europei hanno tentato il rimbalzo, aiutati dalla decisione della Banca centrale svizzera di fissare a un minimo di 1,20 franchi il cambio con l'euro, ma poi sono stati trainati giù dalle banche e da Wall Street. I listini Usa risentono della crisi del debito europeo e dei timori di una recessione negli Stati Uniti. Londra termina in rialzo dell'1,06%. Madrid arretra dell'1,6%, Parigi dell'1,13% e Francoforte dell'1%.