Chiusura di seduta in forte rialzo per la Borsa valori, sulla spinta della manovra varata dal governo Monti, con la conseguente riduzione degli spread, e dell'accordo tra Sarkozy e Merkel per la riforma dei trattati europei. L'indice Ftse Mib segna un +2,91% finale, All Share a +2,74%. Volano le banche, molto bene anche Fiat e Finmeccanica. Il decreto "salva-Italia", con un mix di misure strutturali che incidono anche sulle pensioni, sembra dunque avere convinto gli operatori, che hanno puntato decisamente al rialzo già dall'inizio della giornata, con gli indici che hanno toccato massimi oltre il 3%. Il varo della manovra è stato salutato con soddisfazione anche dalle piazze estere. Lo spread tra Btp a dieci anni e Bund tedeschi ripiega intorno a quota 375 punti, mentre il rendimento dei Btp è sceso sotto la soglia del 6%. Nel pomeriggio ulteriori segnali positivi dall'accordo tra Francia e Germania, annunciato dal presidente Sarkozy, per la modifica dei trattati Ue nel senso indicato nei giorni scorsi, ossia con controlli più stretti sui bilanci pubblici e la possibilità di sanzioni automatiche per gli Stati indisciplinati.Chiusura sopra la parità per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,28% a 5.567,96 punti, il Dax di Francoforte cresce dello 0,42% a 6.106,09 punti e il Cac 40 di Parigi sale dell'1,15% a 3.201,28 punti. A Madrid, l'indice Ibex mostra un incremento dell'1,72% a 8.705,8 punti.
Piazza Affari ha guadagnato il 2,91% a 15.926 punti. Il differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi torna sotto la soglia dei 400 punti base (375) per la prima volta dal 28 ottobre scorso.
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