Seduta negativa per Piazza Affari che, assieme alle altre Borse europee, ha risentito dei timori sull'esito del vertice europeo chiamato domani e venerdì a varare misure in grado di contrastare la crisi dell'Eurozona. Il Ftse Mib ha chiuso in calo dell'1,24% a 15.650 punti e il Ftse All Share dell'1,13% a 16.394 punti.Piazza Affari, che in corso di seduta è arrivata a cedere fino al 2,5%, ha recuperato parte delle perdite nel finale di seduta. Male Fonsai (+5,82%), dopo l'uscita dal Ftse Mib al posto di Ferragamo (+3,54%), sui timori che l'Isvap bocci l'ipotesi di un veicolo per le partecipazioni strategiche, costringendo la compagnia assicurativa a lanciare un nuovo aumento di capitale. L'aumento degli spread sui titoli di Stato ha pesato su gran parte dei bancari con Mps che ha perso il 5,66%, Intesa Sanpaolo il 2,77%, Unicredit il 2,42%. In controtendenza, in attesa di conoscere domani le richieste dell'Eba sul fabbisogno di capitale delle banche europee, Ubi Banca (+4,14%) e la Popolare di Milano (+1,53%).Vendite consistenti anche per Ansaldo (-4,51%), su cui Finmeccanica (-1,83%), oggetto del downgrade di Fitch dopo quello di S&P di ieri, ha smentito un progetto di fusione con Ansaldo Breda. Debole anche Edison (-0,49%) dopo che Moody's ha messo sotto osservazione il rating a causa dei continui rinvii del riassetto. Sotto pressione Autogrill (-3,53%), Lottomatica (-2,88%) e Fiat (-2,45%), assieme a tutto il comparto auto in Europa. Guizzi in controtendenza per Italcementi (+1,74%) e Mediolanum (+0,99%).Chiude in crescita a 389 punti base lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund, con i titoli del Tesoro italiani scambiati sul mercato secondario a un tasso del 5,99%. Nel tardo pomeriggio i Btp a dieci anni erano tornati a superare, anche se di poco, la soglia del 6%. Lo spread aveva chiuso ieri a 368 punti e si è mosso oggi in un range compreso tra 356 e 399 punti base.