Si preannuncia una stagione da record per le località di mare italiane
La stagione estiva lascia presagire un sorpasso di presenze e fatturato rispetto all'era pre-Covid ma gli addetti ai settori sono in allarme. Per la mancanza di personale e per la concorrenza sleale da parte di soggetti privati (il mercato delle seconde case e l'accoglienza modello AirB&B ). Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca nella sua relazione alla 73esima assemblea nazionale di Federalberghi, in corso a Bergamo e a Brescia, ha lanciato la proposta di un nuovo decreto flussi per colmare un gap stimato in 100mila lavoratori.
"Da sempre guardiamo all'estero per la ricerca di collaboratori. Oltre un quarto dei dipendenti delle aziende alberghiere sono stranieri. È una realtà importante che fa delle nostre strutture un esempio di inclusione. Per questo motivo abbiamo chiesto modalità di ingresso per i lavoratori stranieri qualificati più snelle: meno burocrazia, più lavoro per chi ha scelto il nostro Paese per un progetto di vita" ha detto Bocca. Per le imprese trovare personale, qualificato e non qualificato, è ormai divenuto il problema maggiore, fenomeno peraltro riscontrato anche negli altri paesi europei e nelle principali economie turistiche. "In questo caso c'è poco da gioire per questo male comune. In questi anni abbiamo visto un deflusso di personale importante verso altri settori: il pubblico, la logistica, le costruzioni, il commercio al dettaglio tra gli altri. La situazione che ci preoccupa perché il deflusso di professionalità spesso a lungo formate dalle nostre imprese rischia di dissanguare il settore".
Le misure sui voucher e sul cuneo fiscale e contributivo "sono necessarie ma non sufficienti" ha aggiunto Bocca chiedendo al governo di fare di più perché "per dare 1000 euro netti a un dipendente, il costo per l'azienda è 30 mila: è su questo che dobbiamo lavorare". Secondo Bocca, "bisogna abbassare il cuneo fiscale" e ampliare il sistema di decontribuzione adottato per giovani e dipendenti nel Mezzogiorno. bisogna decontribuire le nuove assunzioni per far guadagnare di piu' le persone e rendere piu' attraente il settore turismo".
Altra richiesta avanzata investimenti massicci per la riqualificazione delle strutture ricettive "con un bando a sportello, abbandonando la frustante esperienza del click-day" che potrebbero essere finanziati, all'interno del Pnrr, con una quota delle risorse della tassa di soggiorno ed eventualmente cofinanziata dalle regioni attingendo alle risorse europee.
Infine Bocca ha parlano dell'enorme problema del "Mr. Hyde del turismo, l'altro volto del ricettivo italiano. Il doppio oscuro del dottor Jekyll rappresentato dall'ospitalità regolare" vale a dire soggetti privi di ogni requisito che fanno una concorrenza sleale ed eludono il fisco. "Stiamo parlando del 23,6% del totale delle presenze turistiche (guidato dall'offerta delle seconde case), per le quali abbiamo studiato l'impatto economico, in parallelo a quello delle presenze turistiche ufficiali (alberghiere ed extraalberghiere regolarmente registrate). l risultato più importante, e per certi versi abbastanza clamoroso - ha spiegato Bocca - è che c'è una grande differenza nell'impatto economico e nella creazione di ricchezza collettiva tra le due forme di soggiorno: mentre le presenze non registrate rappresentano appunto il 23,6% dei flussi turistici, rappresentano solo l'11,9% dei consumi turistici e di conseguenza una analoga percentuale nella creazione di ricchezza e di occupazione. L'economia generata dalle presenze non registrate copre un valore complessivo che riesce a finanziare 137mila posti di lavoro, mentre l'economia fondata sulle presenze alberghiere riesce a generare oltre un milione di occupati".
Dalla ministra del Turismo Daniela Santanché presente all'Assemblea nazionale di Federalberghi sono arrivate rassicurazioni: ci sarà una progammazione dei flussi triennale. "Ma ci dobbiamo mettere d'accordo - ha aggiunto Santanché - se tutti entrano in maniera clandestina, è difficile poi avere quella percentuale di quote per far arrivare i lavoratori. Sono consapevole che ad esempio nel settore del turismo le associazioni di categoria denunciavano a Pasqua la mancanza di 50 mila addetti e che l'anno scorso nella stagione ne sono mancati 250 mila. Stiamo lavorando in questa direzione"."Però - ha fatto notare la ministra - abbiamo anche tolto il reddito di cittadinanza: adesso dico alle imprese di rivolgersi anche a quella platea. Noi siamo disponibili a lavorare sulla formazione, per professionalizzare alcune categorie".
Santanché ha assicurato un intervento sugli affitti brevi. Entro i primi di giugno sarà presentata una proposta di legge. "Credo - ha detto - che il Parlamento debba essere centrale in queste decisioni che hanno un impatto" per questo abbiamo deciso di non procedere con un decreto legge. Santanché ha precisato che "sugli affitti brevi bisogna non criminalizzare ma regolamentare" perché in Italia ci sono 5600 borghl antichi che non hanno strutture ricettive mentre nelle città c'è il rischio di un'offerta eccessiva.