La ripresa economica dopo la recessione è stata particolarmente lenta in Italia, che ha mostrato una "debolezza relativa" rispetto al boom della Germania e anche al confronto di Francia e Spagna.Lo rileva uno studio pubblicato nel bollettino della Banca centrale europea. "In tutti i Paesi ad eccezione dell'Italia - nota lo studio - le esportazioni si sono riportate su livelli pari o prossimi a quelli massimi rilevati prima della recessione". La Banca centrale europea ha poi difeso il rialzo dei tassi deciso lo scorso luglio: "Le informazioni che si sono rese in seguito disponibili - si legge - confermano la valutazione secondo cui era necessario adeguare l'orientamento accomodante della politica monetaria alla luce dei rischi al rialzo per la stabilità dei prezzi".Le previsioni non sono ottimistiche. Dopo la "vigorosa" espansione economica del primo trimestre, per l'area euro "i dati recenti indicano un'attenuazione della crescita" e "per il prossimo futuro ci si attende il protrarsi di una crescita contenuta".Necessario uno sforzo comune per ridurre il deficit. La Bce "rileva l'importanza del rinnovato impegni da parte dei capi di Stato e di governo di tutti i Paesi dell'area euro a ad attenersi strettamente agli obiettivi di bilancio concordati. Per diversi Paesi ciò comporta l'esigenza di annunciare e realizzare misure supplementari di risanamento dei conti pubblici".