La politica monetaria per l'area euro resta ''accomodante'' e il consiglio direttivo della Banca centrale europea ''continuera' a seguire con molta attenzione tutti gli sviluppi relativi ai rischi al rialzo per la stabilita' dei prezzi''. Lo scrive la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile, usando un'espressione che normalmente preannuncia un aumento dei tassi nei prossimi mesi, anche se non necessariamente imminente.Per la Bce i rischi al rialzo sull'inflazione dell'area euro (al 2,8% nel mese di aprile) arrivano principalmente dai prezzi energetici e delle materie prime, ''anche alla luce delle tensioni politiche in atto nell'Africa settentrionale e nel Medio Oriente''.Le nuove previsioni degli economisti privati indicano una crescita e un'occupazione in miglioramento per i 17 Paesi dell'area euro. E' quanto emerge dalla 'Survey of Professional Forecasters' della Banca centrale, che sintetizza le stime di 55 previsori raccolte fra il 15 e il 19 aprile. Le nuove stime danno la crescita dell'area euro all'1,7% nel 2011 (dal precedente 1,6%), lasciando il 2012 inalterato a 1,7%. Il tasso di disoccupazione e' migliorato al 9,8% nel 2011 (in precedenza 9,9%) e al 9,5% nel 2012 (in precedenza 9,6%), e in calo ulteriore all'8,2% piu' a lungo termine (2015).
Netto rialzo delle stime d'inflazione nell'area euro da parte degli economisti privati. E' quanto emerge dalla nuova 'Survey of Professional Forecasters' della Banca centrale europea, che sintetizza le stime di 55 previsori raccolte fra il 15 e il 19 aprile. Le nuove stime danno l'inflazione nei Diciassette al 2,5% nel 2011 (dal precedente 1,9%), e all'1,9% nel 2012 (da 1,8%). Previsioni confermate al 2% nel lungo termine (indicativamente il 2015).