La Banca centrale europea aumenta il livello di allerta per l'inflazione nei diciassette Paesi dell'euro. «I rischi per le prospettive di medio periodo circa l'andamento dei prezzi - si legge nel bollettino mensile della Bce - permangono sostanzialmente bilanciati ma, come rilevato in gennaio, potrebbero orientarsi verso l'alto».La ripresa economica nell'area euro prosegue, con segnali di crescita del prodotto interno lordo anche agli inizi del 2011. E i dati suggeriscono «un'ulteriore stabilizzazione della disoccupazione nell'area euro nei mesi a venire». Secondo la Bce i dati più recenti «confermano in generale la dinamica di fondo positiva dell'attività economica nell'area dell'euro».È «indispensabile» che i governi dell'area euro diano nel 2011 piena attuazione ai rispettivi piani di risanamento dei conti pubblici. È l'esortazione della Bce, che chiede anche, quando necessario, che siano «prontamente applicate ulteriori misure correttive per progredire nel conseguimento della sostenibilità delle finanze pubbliche».L'inflazione nell'area euro dovrebbe collocarsi all'1,9% nel 2011, in deciso rialzo rispetto all'1,5% stimato tre mesi fa. Sono i risultati delle proiezioni degli esperti economici dell'Eurosistema raccolte dalla Banca centrale europea e sintetizzate oggi sul bollettino mensile. Prezzi in accelerazione anche nel 2012 (a 1,8% dall'1,6% della precedente rilevazione trimestrali) e nel 2015 (2% da 1,9%). Ritocco in rialzo anche per le stime di crescita (nel 2011 a 1,6% da 1,5%, nel 2015 a 1,9% da 1,8%), mentre viene limata al 9,9% (dal 10%) la previsione di disoccupazione per il 2011.
NOMINA DIFFICILE PER DRAGHISe Axel Weber, presidente della Bundesbank, si dovesse chiamare fuori dalla corsa per la presidenza della Bce, gli altri candidati tedeschi sarebbero Juergen Stark, capo economista della Bce e membro del comitato esecutivo dell'Eurotower, e Klaus Regling, presidente del fondo europeo salva-Stati.Entrambi, per gli economisti di Nomura, non sono necessariamente favoriti alla successione di Trichet. Star il cui mandato alla Bce scade nel 2014 senza possibilità di rinnovo, a meno di un cambiamento dello statuto della Banca centrale, sarebbe un presidente in carica solo per tre anni. Regling invece ha annunciato che non intende lasciare la sua attuale posizione perché «ha già un buon lavoro».Potrebbero salire le chance di Mario Draghi, governatore della Banca di Italia e presidente del Financial Stability Board. «Preparazione solida e grande diplomazia, ma l'antogonismo tra Draghi e il ministro delle economia, GiulioTremonti, potrebbe diminuire la volontà di sostenerlo da parte del premier Silvio Berlusconi», scrivono gli economisti di Nomura.Per Nomura, i più probabili candidati sono Erkki Liikanen, governatore della Banca di Finlandia con un passato da Commissario Ue e Athanasios Orphanides governatore della Banca centrale di Cipro, che 'e stato per anni consigliere per gli affari monetari del Board della Federal Reserve Usa oltre a ricoprire incarichi accademici alla Georgetown University and Johns Hopkins University.Nel report gli economisti di Nomura sottolineano come la poltrona della Bce a un «Paese minore» dell'Eurozona sarebbe una soluzione accettabile per Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, che proprio tra i Paesi più piccoli dell'Eurozona stanno cercando l'appoggio decisivo per far digerire il loro piano per la competitività.