"Confermo che la Commissione presenterà le sue opzioni per l'introduzione degli eurobond" ha detto il presidente Barroso nel dibattito sulla crisi davanti al Parlamento europeo, con riferimento al "libro verde" annunciato a fine agosto da Olli Rehn. "Ma non sono una panacea", ha aggiunto intendendo che non servono per la soluzione immediata della crisi. Barroso ha anche affermato che l'Ue "proporrà l'introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie", la cosiddetta Tobin Tax. Ma sugli eurobond è arrivata nel pomeriggio la doccia gelata della Germania: "Dico espressamente no e questo è il parere del governo tedesco" ha tagliato corto il vicecancelliere tedesco Philipp Roesler.Barroso ha poi invitato gli Stati membri ad applicare rapidamente le misure anti crisi. I governi europei hanno preso impegni ma "ora devono dimostrare di fare sul serio" di fronte alla crisi dell'eurozona. "Non bastano i progetti, bisogna passare all'azione" ha detto il presidente della Commissione europea. Con un evidente richiamo ai ritardi e alle resistenze di paesi come Germania o Slovacchia, per il ritardo con cui vengono ratificate le decisioni del vertice del 21 luglio scorso, Barroso ha affermato che "dobbiamo convincere il cittadino dei motivi per cui è necessario sostenere gli altri" ed ha scandito: "Dobbiamo fare fronte comune".