mercoledì 12 ottobre 2011
Il presidente della Commissione Ue presenta la road map anti-crisi, stop a dividendi e bonus per le banche in fase di ricapitalizzazione. E invita i Paesi euro ad anticipare di un anno, dal 2013 al 2012, l'istituzione del Fondo europeo di stabilità che prenderà il posto dell'Efsf.
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Una road map per uscire dalla crisi dell'euro. Il presidente della Commissione europea presenta il piano per restaurare la fiducia nell'area euro e indica una serie di azioni da adottare rapidamente e in modo integrato. Il tempo stringe e Jose Manuel Barroso sottolinea che al vertice europeo del 23 ottobre «dobbiamo raggiungere un accordo».Nella road map illustrata da Barroso all'Europarlamento compaiono alcune novità rilevanti sulle quali andrà verificata la disponibilità dei Paesi membri. La Commissione europea invita i Paesi euro ad anticipare di un anno, dal 2013 al 2012, l'istituzione del Fondo europeo di stabilità che prenderà il posto dell'Efsf. «Il fondo salva Stati deve essere potenziato per essere più di uno scudo, deve avere un vera e propria potenza di fuoco», ha detto Barroso. Identico avviso è stato espresso dall'ex premier britannico Gordon Brown che parlando a Seul ha indicato che la dotazione di 400 miliardi di euro dell'Efsf è assolutamente insufficiente. «Sono necessari almeno 2mila miliardi di euro». Il presidente della Commissione europea dedica un capitolo importante della road maop al sistema bancario europeo fissando anche alcune condizioni per il rafforzmento degli istituti di credito. È necessario un «approccio» coordinato per rafforzare le banche, ha sottolineato Barroso indicando che «la prima opzione è utilizzare capitali privati». Solo «se necessario» i governi nazionali potranno fornire sostegno. «Se questo sostegno non può essere garantito - ha detto Barroso - la ricapitalizzazione dovrà essere assicurata attraverso prestiti concessi dall'Efsf». In questo caso però le banche dovebbero sospendere la distribuzione di dividendi e la concessione di bonus. L'intervento sulle banche europee va comunque condotto tenendo conto della necessità di prevedere «un ratio di capitale significativamente più elevato e della più alta qualità».La Commissione Europea sembra non voler più fare da notaio alle decisioni dell'asse tra Parigi e Berlino. Lo stesso presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha criticato l'atteggiamento di Francia e Germania mettendo comunque in risalto che «il 70% delle decisioni congiunte tra i due Paesi non sono diventate decisioni europee».Barroso spiega che la road map risponde alla logica di un approccio integrato e coordinato. «La crisi non è parziale, quindi la risposta non può essere parziale», ha aggiunto. Barroso che poi ha affermato: «La soluzione alla crisi economica è nota ma ci vuole coraggio. Il problema dell'Europa è la mancanza di un approccio europeo. Vista la crisi non ci sono altre opzioni se non intervenire subito».Le altre aree di intervento previste nella road map riguarda un'azione decisiva sulla Grecia concedendo la nuova tranche di aiuti e definendo un nuovo programma. Barroso inoltre chiede di dare alla Commissione europea e al Consiglio (cioè l'Eurogruppo) «nuovi poteri per intervenire nella preparazione delle leggi di bilancio nazionali e monitorare la loro attuazione». Barroso ha indicato nella «cooperazione rafforzata» la via per praticare la «nuova governance economica» se è impossibile procedere nel quadro Ue attuale.
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