Grande successo per l'asta odierna dei bot semestrali: sono stati tutti collocati i 9 miliardi di buoni con rendimenti praticamente dimezzati. La domanda è stata quasi il doppio dell'offerta. Il buon andamento dell'asta ha rilanciato le Borse e fatto scendere lo spread. Ma già nel primo pomeriggio il differenziale tra titoli di Stato tedeschi e italiani è rotnato a salire sopra i 500 punti.I listini del Vecchio Continente, dopo un'apertura debole e uno sprint a metà giornata come conseguenza del buon risultato dell'asta, nel pomeriggio hanno aumentato le perdite. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,3% a 14.879 punti a pochi minuti dalle 16, mentre l'All Share lascia sul terreno lo 0,26%. Oltreoceano, Wall Street, che aveva iniziato piatta gli scambi, viaggia ora al ribasso con il Dj che registra -0,53% e il Nasdaq -0,23%. Nel resto dell'Europa in calo quasi tutti i pricipali listini: Francoforte -1,06%; Amsterdam -0,61%; Parigi -0,42%; Bruxelles -0,42%, Madrid -0,3%. restano positive le Borse di Londra (+0,23%) e di Zurigo(+0,24%). A Londra l'indice Ftse 100 guadagna lo 0,73%, il Cac 40 a Parigi sale dello 0,62%. A Milano il Ftse Mib segna +0,8% mentre a Francoforte il Dax sale dello 0,1%. Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti ha continuato a scendere, attestandosi a quota 482 punti, ma poi risalendo a quota 502.Il ministero dell'Economia ha assegnato tutti i 9 miliardi di bot a sei mesi messi all'asta oggi ma il rendimento è crollato al 3,251% dal 6,504% dell'asta precedente. Buona la domanda: le richieste, rende noto la Banca d'Italia, sono infatti state pari a 15,215 miliardi. Bena anche l'asta dei Ctz: sono stati assegnati Ctz a due anni per 1,733 mld, il rendimento è crollato al 4,853% dal 7,814% dell'asta precedente.Sui mercati finanziari però le tensioni restano alte: i depositi overnight delle banche presso la Banca centrale europea (Bce) hanno raggiunto un nuovo massimo a quota 452,03 miliardi di euro, battendo il precedente record di 411,8 miliardi di euro segnato ieri. Si tratta di un segnale estremamente preoccupante, in quanto testimonia un'elevata sfiducia reciproca tra gli istituti di credito che preferiscono piazzare fondi per 24 ore nelle casse di Francoforte piuttosto che prestarseli a vicenda. Il tasso dello 0,25% che si ottiene depositando denaro presso la Bce è infatti notevolmente inferiore a quello che si otterrebbe sul mercato interbancario.La scorsa settimana la Bce ha concesso prestiti alle banche europee per 489 miliardi di euro con una maxi-asta di finanziamento a tre anni.Intanto c'è attesa in Italia per il Cdm delle 15: si terrà un primo giro di tavolo dei ministri sui provvedimenti per far decollare la fase due, le misure per la crescita. Archiviato il capitolo manovra, l'obiettivo ora è quello di dare un segnale dell'impegno del governo per lo sviluppo. Il nuovo pacchetto di misure allo studio sarà incentrato su liberalizzazioni, riforma del mercato del lavoro e infrastrutture. Ma si lavora anche al piano di spending review per tagliare gli sprechi e resta sempre aperto il capitolo della delega fiscale. Su questo fronte un nuovo appello ad accelerare è arrivato dai sindacati. Al momento si esclude un provvedimento d'urgenza.