Il progetto della "Big Society" è stato un mezzo fallimento. L’idea di trasferire sempre più potere dai politici alle comunità locali è stata abbastanza affascinante da far vincere le elezioni del 2010 ai <+corsivo>tories<+tondo> di David Cameron, ma a tre anni di distanza non si è concretizzata in quasi nulla di particolarmente positivo e significativo. Diciamo quasi perché tra le idee interessanti del piano rientrano i Social Impact Bond, un progetto dal grande potenziale (e difatti Cameron lo ha messo al centro della presidenza inglese del G8, con una Conferenza internazionale sul tema fissata per domani a Londra).I bond per l’impatto sociale sono obbligazioni con cui investitori privati finanziano progetti di pubblico interesse. Se i progetti raggiungono determinati risultati sociali, il governo premia gli investitori con rendimenti elevati e quindi preziosissimi, in tempi di interessi a zero. Il primo progetto, partito nel 2010, è stato sui carcerati della prigione di Peterborough, nel Cambridgeshire. Un gruppo di fondi, quasi tutti "sociali", ha investito 5 milioni di sterline su un piano di formazione e supporto destinato a 3mila detenuti con condanne lievi. Se la quota di questi prigionieri che una volta usciti tornerà a commettere i reati sarà inferiore al 7,5%, allora gli investitori saranno premiati con rendimenti che potranno arrivare a un massimo del 13%. «Se applicassimo uno schema del genere su larga scala, idealmente non avremmo bisogno di costruire una nuova prigione. È un bel risparmio per un governo» ha spiegato David Hutchison, manager di Social Finance, la società leader nei bond di impatto sociale. «Questi bond non sono una panacea– ha ammesso qualche giorno fa Nick Hurd, il ministro inglese della Società civile responsabile del progetto – ma un tentativo di introdurre un modo completamente diverso di usare i soldi pubblici. Mettiamo in chiaro che da chi spende i nostri soldi ci aspettiamo investimenti su risultati definiti e pagamenti a risultati raggiunti».A tre anni di distanza dal piano di Peterborough, i Social Impact Bond restano una realtà abbastanza piccola: tredici i progetti concretizzati – tra gli altri, piani per aiutare i giovani disoccupati, i senza tetto, i bambini "vulnerabili" – e altri otto quelli in cantiere. Ma, se Cameron saprà usarla bene, la presidenza inglese del G8 potrebbe essere una straordinaria occasione per pubblicizzare a livello globale questo strumento nato in Inghilterra ma potenzialmente riutilizzabile dovunque. Anche in Italia, ad esempio per gli investimenti sull’ambiente e l’agricoltura, suggerisce Earth Day Italia, che dedicherà agli investimenti di impatto ambientale una sessione del suo Forum di oggi a Firenze sulla Giornata Mondiale dell’Ambiente.