Partiamo dal dato di fatto: il 20% degli incidenti stradali che coinvolgono le due ruote hanno alla base l’utilizzo di un telefonino. E secondo i dati Aci/Istat il 25% dei giovani italiani utilizza lo smartphone durante la guida. Percentuali che la dicono lunga, da un lato, sulla presunzione, dall’altro sulla non consapevolezza del rischio – ai quali aggiungere il mancato rispetto degli altri utenti – cui vanno incontro.
Un problema che produttori di moto e di apparati elettronici provano a risolvere. Un primo passo è stato fatto dall’intesa tra Samsung e Yamaha ed è la nascita di un concept, il Samsung Smart Windshield che permette di trasferire su un display apposito alla base del parabrezza le indicazioni del navigatore e, soprattutto, quelle del telefono, in particolare chiamate e messaggi vari quali sms, WhatsApp e mail. A quel punto il guidatore deciderà se fermarmi per soddisfare le esigenze telefoniche o ignorare le richieste. Per scelta “etica” – come la definiscono i tecnici che lo hanno studiato – non è possibile, invece, rispondere alle telefonate. Si tratta per ora di un concept, ribadisce Francesco Cardani, capo di MarCom di Samsung Italia, “che parte dal presupposto di sensibilizzare i giovani e, allo stesso tempo, rappresenta però una grande soddisfazione dal punto di vista sociale”. Lo Windshield è montato sullo Hamaha Tricity, uno scooter compatto, spiega Andrea Colombi, country manager Yamaha motor Europe , “che rappresenta un passo avanti perché è la prima volta che le 3 ruote sono applicate ad uno scooter compatto ma con le ruote alte” (che in Italia raggiungono il 30% degli scooter venduti, ndr.).