Accordo separato nel pubblico impiego sugli aumenti salariali legati alla produttività. Il testo presentato oggi dal governo è stato firmato da Cisl e Uil ma non dalla Cgil che ha lasciato il tavolo. Per il leader della Cgil, Susanna Camusso "il governo si è inventato un testo che non affronta i problemi urgenti che abbiamo". Bocciando il documento firmato da Cisl e Uil con cui si legano gli aumenti salariali dei dipendenti pubblici alla produttività, Camusso ha sottolineato le emergenze come quella "della cancellazione del 50% dei precari nel pubblico impiego, previsto dalla legge finanziaria", e quella che vede "da mesi il blocco del rinnovo delle Rsu in tutti i comparti"."Non si fa una riforma con il blocco della contrattazione nazionale e di secondo livello", ha accusato ancora."Mi dispiace della caduta di stile di Susanna Camusso, mi dispiace davvero, perchè noi siamo i rappresentanti di milioni di lavoratori e non prendo in giro nessuno". Così il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, risponde alle critiche ravanzate dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "Non mi sono mai permesso di dire una cosa del genere. Eppure ho molti ma molti dubbi sulla caratura essenzialmente sindacali di comportamenti come quelli che ci tocca sopprotare. Non lancio ingiurie ma continueremo a fare il nostro lavoro sindacale e lo faremo sempre di più", prosegue. "Noi vogliamo sottrarci in tutti i modi alla morsa che c'è in questo Paese di uno scontro politico senza precedenti che vuol coinvolgere tutte le componenti della società italiana. In questa storia - ha concluso - non ci vogliamo entrare ed i giudizi che diamo alle cose appartengono esclusivamente agli interessi del lavoratori e tutto ciò che muoviamo lo facciamo esclusivamente nell'interesse sindacale".