Una delegazione della diocesi di
Noto accompagnata dal vescovo Staglianò ha appena concluso il
viaggio pastorale alla
Chiesa gemella di
Butembo-Beni, nella Repubblica democratica
del Congo.
Momento particolarmente intenso è
stato quello delle Ordinazioni di cinque nuovi sacerdoti con una funzione
liturgica di oltre 4 ore allietata da tanti bei canti africani. Altro momento
significativo è stata l’inaugurazione di un laboratorio di
informatica, frutto della generosità di un componente della delegazione
diocesana che ha voluto in tal modo onorare la memoria di un suo giovane
nipote, morto di cancro dopo tante sofferenze. Poi la dedicazione di una nuova
parrocchia intitolata alla Madonna di Guadalupe. Giornata memorabile è
stata quella dell’inaugurazione del Centro Cardiologico “Pino Staglianò”(intitolata
al fratello del vescovo prematuramente scomparso), la cui prima pietra era
stata posta il 10 gennaio 2010, e
–
anche se già operativo dal 14 luglio 2014 - ufficialmente inaugurato il 22
gennaio scorso. "Qui lavorano i dottori e gli infermieri che si sono
formati nel nostro territorio - ha detto Staglianò -. Che gioia ho visto nei loro occhi quando ho
parlato della possibilità concreta di dotare il Centro di una struttura di
Emodinamica, grazie alla collaborazione del Policlinico Morgagni di Catania".
Il viaggio pastorale si è
concluso con la visita alla fattoria intitolata al Servo di Dio modicano Nino
Baglieri e alla relativa scuola di formazione agraria. La zona di Butembo Beni
è il territorio congolese più insicuro: le persone spariscono, vengono uccise, la
situazione è molto precaria. Una schiera interminabile di bambini affolla le
parrocchie, impegnate nella catechesi a tutte le età. La Santa Messa è
commovente, tutti cantano e attraverso il canto vivono quella
actuosa partecipatio voluta dal
Concilio. Ed è stato proprio in un incontro dopo la Messa che il vescovo
Staglianò ha cantato, anzi
cantillato,
in francese all’assemblea di religiosi. Qui il video.
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