La cabina di regia per il Giubileo presieduta dal sottosegretario Mantovano, con monsignor Fisichella e il sindaco Gualtieri - ANSA
Una piazza semipedonale, snodo cruciale per l'approdo dei pellegrini dal circuito della rete metropolitana. Apre Piazza Risorgimento con punti di verde, sedute, bagni, una casa dell'acqua, un infopoint: 18 mila metri quadrati a circa 500 mentri da piazza san Pietro. Si rifà il look per il Giubileo e si candida a essere per tutto l'Anno Santo un punto di riferimento strategico a metà strada tra la fermata "Ottaviano" della Metro A, la rinnovata e pedonale via Ottaviano e il Colonnato di San Pietro, ora a vista a poche centinaia di passi sullo sfondo.
Al taglio del nastro il sindaco Roberto Gualtieri, insieme al delegato del Papa al Giubileo monsignor Rino Fisichella. C'è anche il sottosegretario Alfredo Mantovano, presidente della Cabina di Regia sul Giubileo. I lavori - 14 milioni di fondi giubilari, soggetto attuatore Società Giubileo 2025 - erano partiti solo lo scorso settembre, e ancora ieri sera gli operai lavoravano alacremente. Tempi strettissimi. «Con monsignor Fisichella - scherza Mantovano - potremmo scrivere un libro su "Come arrivare al Giubileo senza perdere la fede". Un paio di anni fa più di uno ci guardava con l'aria con cui gli inglesi augurano "good luck", cioè quando la situazione è proprio disperata». I fatti, però, suggerisce il rappresentante di Palazzo Chigi, hanno smentito i pessimisti, grazie anche al metodo di lavoro condiviso: la Cabina di Regia, ribadisce, andrà avanti. Intanto si festeggia la piazza, con le sue isole naturali, i servizi, i punti di ricarica del cellulare, lo spazio pavimentato in tartan elastico per i bambini, ma anche gli ampi viali in calcestre (una pavimentazione traspirante contro gli effetti del cambiamento climatico), le fioriere con lavanda e rosmarino, ma anche ampi corpi polifunzionali che possono essere usati come sedute ma anche come punti per musica dal vivo e performance artistiche. «Da parte nostra siamo grati e contenti che la piazza ritorni a essere una piazza - dice Fisichella - Non sarà più una rotatoria ma un prolungamento verso il colonnato di san Pietro e verso via Ottaviano. Si è creato qualcosa di speciale: non dobbiamo nascondere che questa sia l'opera più martoriata e più volte ripensata, ma è stata realizzata per portare, dai bambini ai pellegrini, a trovare uno spazio di riposo e da cui contemplare questa bella zona di Roma». «Un intervento particolarmente travagliato - spiega Gualtieri - si è cambiato progetto perché non si voleva correre il rischio di lasciare un cantiere qui».
Il sindaco si riferisce al parcheggio sotterraneo, prima previsto e poi espunto: non ci sarebbero stati i tempi, poi in futuro si vedrà. Quello di oggi intanto «è un risultato straordinario, dovuto all'impegno dei lavoratori che hanno lavorato a ritmi serratissimi, agli ingegneri e a un metodo che ci ha visto coordinarci a diversi livelli istituzionali, uniti nell'obiettivo, risolvendo i problemi in tempi reali. Abbiamo dimostrato che se lo Stato italiano si unisce e collabora siamo in grado di fare tante cose anche quelle ritenute impossibil».
Fare di questa rotatoria una vera piazza era uno degli obiettivi, per farne un luogo non solo di passaggio ma di incontro. La parte pedonale è aumentata dal 52 al 75%, è stata semipedonalizzata sul modello di piazza Cavour". Altri arredi urbani arriveranno nelle prossime settimane, mentre il prossimo dicembre partirà un secondo stralcio di lavori post-giubilari che dureranno un anno. (AN