Il VII Incontro mondiale delle famiglie, che entra oggi nel vivo con l'apertura dei lavori al Centro congressi MiCo a Fieramilanocity "ha riportato all'attenzione di tutta la società la famiglia normocostituita, cosa che mi sembra un bene": lo ha detto l'arcivescovo di Milano, Angelo Scola, durante la conferenza stampa di apertura. "La famiglia normocostituita - afferma Scola -, formata da un rapporto fedele e aperto alla vita tra un uomo e una donna, sta al centro del desiderio e della realizzazione concreta degli uomini e delle donne di oggi: ci sono tanti problemi daapprofondire ma questa famiglia è stata un po' riportata all'attenzione di tutta la società". L'Incontro mondiale, che culminerà domenica con la messa celebrata dal Papa all'aeroporto di Bresso, "ha potenziato epotenzia - dice Scola - la vita ordinaria dei cristiani sia nella dimensione ecclesiale sia in quella civile dicittadini".CARD. ANTONELLI: PROMUOVERE LA FAMIGLIA"La famiglia normale, cioè una coppia stabile unita in matrimonio e con due o più figli, è più felice e più vantaggiosa per la società": è quanto afferma il cardinale Ennio Antonelli, presidente del PontificioConsiglio per la famiglia, in apertura dei lavori del VII Incontro mondiale della famiglia, al centro congressi MiCo di Fieramilanocity. Questa affermazione, sostiene Antonelli, "emerge da ricerche sociologiche e sarà messa in evidenza durante il congresso teologico pastorale che inizia domani". "Sebbene mediamente più povera - dice Antonelli - la famiglia normale è più ricca di relazioni umane, produce un capitale umano di qualità". Per questo, prosegue il cardinale, "il mondo culturale, politico e economico non dovrebbe ostacolare ma sostenere la famiglia normale, con equità fiscale, occupazione, armonizzazione famiglia-lavoro, difesa della domenica come giorno di riposo". "In tempo di crisi - conclude il religioso - occorre più che mai promuovere la famiglia solida, e non liquida".
INDULGENZA PLENARIA AI PARTECIPANTI"Il Papa concederà indulgenza plenaria a chi parteciperà al VII Incontro mondiale delle famiglie": lo ha annunciato il cardinale Ennio Antonelli durante la conferenza stampa di apertura dell'evento. L'indulgenza, ha spiegato Antonelli, "è una grazia da parte di Dio concessa per mediazione della Chiesa"
IL PERCORSO DI RIFLESSIONEAll’interno del VII Incontro mondiale delle famiglie, un percorso specifico di riflessione sarà offerto dal Congresso internazionale teologico-pastorale. Mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara e presidente del Comitato scientifico del Congresso, lo ha presentato come un appuntamento che “dipanerà il filo rosso del tema nella tensione tra famiglia e società”. L’esperienza familiare - ha affermato il vescovo - sperimenta la sua fragilità ed è particolarmente vulnerabile di fronte ai processi sociali”. Per questo, le tre giornate del VII Incontro mondiale delle famiglie “partono dalla vita quotidiana per aprirla al mondo, insistendo sulla famiglia come luogo di apertura alla società e sulla società come spazio che deve considerare la famiglia come motore propulsivo”. Al centro dell’attenzione sono le relazioni familiari, che “da un lato sono da collocare realisticamente nelle forme attuali con cui lavoro e tempo libero influiscono sulla vita di coppia e l’educazione dei figli, dall’altro potranno diventare occasione per trasformare il mondo mediante il lavoro e per umanizzare il tempo mediante il senso cristiano della festa, in particolare della Domenica”. Grande è l’attesa per l’esito dell’incontro: “Ci aspettiamo che l’esperienza delle diverse nazioni e dei diversi continenti possa mostrare un panorama differenziato con cui famiglia, lavoro e festa si intrecciano”.