Quattro basiliche, quattro ordini religiosi (Francescani, Agostiniani, Domenicani e Serviti), quattro conventi in cui uomini di Chiesa, mezzo millennio fa, alimentarono la loro spirituale tensione e coltivarono gli studi umanistici.
Santa Croce, Santo Spirito, Santa Maria Novella e la Santissima Annunziata saranno domani pomeriggio il punto di partenza dei delegati delle diocesi italiane al Convegno ecclesiale di Firenze.
Quattro processioni da altrettanti angoli della città per convergere in pellegrinaggio sotto la grande immagine del Cristo al centro del mosaico del Battistero di San Giovanni, a indicare l’universalità della chiamata e l’unicità d’intenti per un nuovo umanesimo nel nome del Dio fatto uomo. Da lì, poi, come farà anche il Papa il giorno dopo, il passaggio in Santa Maria del Fiore, la Cattedrale.
Santa Croce è la seconda chiesa di Firenze per dimensioni e per importanza degli arredi pittorici e scultorei. Iniziata due anni prima di Santa Maria del Fiore, nel 1294, da Arnolfo di Cambio, la basilica, la più monumentale tra le chiese francescane, con l’annesso convento e i due chiostri, è tra i segni più eloquenti dello sviluppo della città ai tempi di Dante. Nel suo insieme di chiesa e convento dei francescani conventuali, Santa Croce è un centro vivente di spiritualità e di arte, di religione e di cultura.
Santo Spirito, con la sua piazza, dà il nome a uno dei più antichi e popolari quartieri di Firenze insieme a Santa Croce. La basilica agostiniana è la chiesa di Brunelleschi che Vasari definisce «il più perfetto tempio de’ cristiani». L’indole dell’ordine agostiniano e l’amicizia con illustri personaggi della cultura del XIV secolo fecero del convento uno dei centri intellettuali più importanti d’Italia. Lo è stato fino ad anni recenti, e in parte lo è ancora.
Santa Maria Novella è il primo esempio di edificio in stile gotico a Firenze, ma anche un’innovazione nella storia dell’architettura domenicana. All’interno la magnifica Croce lignea di Giotto e il mirabile affresco della Trinità, opera di Masaccio, capolavoro non solo artistico, ma esempio di alta teologia. Nel corso dei suoi quasi otto secoli di vita Santa Maria Novella ha avuto un considerevole ruolo nella vita civile ed ecclesiale di Firenze, realizzando pienamente la dimensione civica peculiare nell’impegno apostolico dell’Ordine dei predicatori.
Il santuario della
Santissima Annunziata è oggi uno dei maggiori centri spirituali della Chiesa fiorentina, legato alla miracolosa immagine della Vergine, che la tradizione vuole sia stata dipinta non da mano umana. I fiorentini, ma non solo loro, ricorrono spesso all’Annunziata, come testimoniano gli ex voto che si trovano nella cappella la cui particolare collocazione è a sinistra nella parete d’ingresso. La prima pietra dell’intero complesso fu posta nel capodanno fiorentino del 1250, il 25 marzo.