Padre Raffaele celebra sui tetti - Foto di Giovanni Nannini
Un microfono, una chitarra, tanta voce e una gran voglia di tornare a immergersi nella sua comunità. Così stamattina padre Raffaele Giacopuzzi, parroco della Santissima Trinità a Villa Chigi, nel quartiere Trieste-Salario di Roma, ha celebrato la messa "over the top", sul tetto della chiesa.
Ed è stato un successo, a giudicare dagli applausi piovuti dai balconi dei palazzi più vicini e dai molti messaggi di ringraziamento ricevuti dal parroco. Padre Raf, come lo chiama tutto il quartiere, è un religioso stimmatino di Verona, innamorato della musica (è apprezzato cantautore e talent scout) e della sua parrocchia, che guida da circa sette mesi dopo tanti anni da viceparroco.
Padre Raffaele sul tetto della chiesa. A sinistra, il viceparroco padre Jean Kambou, della Costa d'Avorio - Foto di Giovanni Nannini
È un vulcano di iniziative che travolge tutti, dai ragazzi dell'oratorio ai corsi di preparazione al matrimonio per i fidanzati, dalla pastorale per le famiglie giovani al gruppo missionario... una sofferenza, per lui, questo periodo di restrizioni imposte dal coronavirus. Così, alla terza domenica di "astinenza" dal contatto con i parrocchiani, padre Raf è salito sul tetto. "Mi mancano molto, tutti - spiega ad Avvenire - e sono felice che almeno questa mattina sono riuscito a celebrare con un pochino della mia comunità". È proprio il caso di dire: missione compiuta.