Oltre tremila fedeli provenienti da Italia, Austria e Slovenia sono saliti oggi al santuario del Monte Lussari, confine con tre nazioni (Italia, Slovenia, Austria), per celebrare il tradizionale "Pellegrinaggio dei tre popoli".Alla celebrazione eucaristica hanno preso parte gli arcivescovi di Udine, Bruno Mazzoccato, di Gurk-Klagenfurt, Alois Schwarz e di Lubiana, Anton Stres, e i vescovi di Celje, Stanislav Lipovsek, e di Capodistria, Jurij Bizjak. Presente anche l'arcivescovo emerito di Udine, Pietro Brollo."Non basta accordarsi su una moneta unica o creare una struttura organizzativa per ottenere un'intesa profonda tra popoli con tradizioni culturali diverse", ha detto Mazzoccato affrontando il tema dell'unione europea. "L'Europa, per essere unita, ha bisogno di trovare un'anima comune - ha continuato l'arcivescovo di Udine - e l'anima è la parte spirituale di un uomo, di un popolo e di un continente una vera unità la si trova attorno alla devozione a Maria e alla fede nel suo figlio Gesù".La manifestazione religiosa sul Lussari è nata esattamente trenta anni fa su proposta dell'allora arcivescovo di Udine, Alfredo Battisti, subito condivisa dagli arcivescovi Luigi Sustar di Lubiana ed Egon Kapellari di Gurk-Klagenfurt con l'obiettivo di costruire nella preghiera e nella comunione la nuova Europa che stava avanzando, seppur allora tra mille contraddizioni.