La libertà "non s'identifica mai né con il libertinaggio, nè con la possibilità di fare la scelta del male". Lo ha detto il Papa nella catechesi all'Udienza Generale di oggi, dedicata al tema della preghiera e della sua efficacia. "Molte volte nella nostra preghiera - ha osservato - chiediamo a Dio di essere liberati dal male fisico e spirituale, e lo facciamo con grande fiducia"."Con la preghiera - ha spiegato il Papa - sperimentiamo la libertà donata dallo Spirito: una libertà autentica, che è libertà dal male e dal peccato per il bene e per la vita, per Dio". "Un'altra conseguenza che si verifica nella nostra vita quando lasciamo operare in noi lo Spirito di Cristo come guida della nostra preghiera - ha detto ancora Joseph Ratzinger - è che il rapporto stesso con Dio diventa talmente profondo da non essere intaccato da alcuna realtà o situazione". In questo modo, ha concluso, "comprendiamo che con la preghiera non siamo liberati dalle prove o dalle sofferenze, ma possiamo viverle in unione con Cristo, con le sue sofferenze, nella prospettiva di partecipare anche della sua gloria".
LAVORO SOSTENGA FAMIGLIA, DOMENICA SIA DI RIPOSOLavoro e famiglia, un binomio in difficoltà per la crisi e non solo, in Italia e nel mondo. Ma due realtà che possono sostenersi a vicenda, non ostacolarsi. L'ha detto il Papa in un "appello", davanti alle oltre 11 mila persone, al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro. L'occasione è nata dal fatto che ieri si è celebrata la Giornata internazionale delle Famiglie "istituita dalle Nazioni Unite e dedicata quest'anno all'equilibrio fra due questioni strettamente connesse: la famiglia e il lavoro". "Quest'ultimo - ha sottolineato papa Ratzinger - non dovrebbe ostacolare la famiglia, ma piuttosto sostenerla e unirla, aiutarla ad aprirsi alla vita e ad entrare in relazione con la società e la Chiesa. Auspico inoltre - ha aggiunto - che la domenica, giorno del Signore e Pasqua della settimana, sia giorno di riposo e occasione per rafforzare i legami familiari".